Tutto quello che è emerso negli ultimi giorni sul caso cardiologia deve avere il suo naturale sbocco. E’ emerso infatti in modo evidente come i vertici aziendali ed universitari non abbiano svolto la benché minima attività di controllo e di coordinamento a loro spettante. La medesima critica deve essere contestata alla dirigenza sanitaria.

Infatti a prescindere dai risvolti penali che non sono di competenza della politica, appare palese come la dirigenza sanitaria amministrativa ed universitaria della Azienda Policlinico non abbia svolto l’attività di controllo dovuta.

Chi aveva il compito di vigilare ha, purtroppo, drammaticamente fallito. Ne consegue che la vecchia e l’attuale dirigenza devono trarre le conclusioni da una situazione a dir poco imbarazzante: è davanti agli occhi di tutti come mentre si consumavano comportamenti illegittimi in danno dei pazienti, non solo non si sono accorti di nulla ma al contrario si sono prodigati a svolgere una sorta di “pulizia etnica” per emarginare chi aveva denunciato il malaffare.

Il Pdl chiede pertanto quello che opinione pubblica e buon senso impongono: l’azzeramento della dirigenza del Policlinico e la nomina di in commissario straordinario con poteri ispettivi al fine di ristabilire certezze rispetto ad un bene tanto delicato come quello della salute.

(Luca Ghelfi, Portavoce PDL Modena)