Da ieri Giorgio si e trasferito sotto il Comune di Castelfranco Emilia con una tenda fatta di lenzuola visto che il 31 dicembre se non se ne va per sua volontà, sara uno sfratto forzato con le forze dell’ordine. Giorgio non vuole arrivare a questo, preferisce morire prima sotto la casa delle istituzioni che – recita una nota – non gli darebbero nè una casa, nè assistenza domiciliare e nessun tipo di aiuto economico.
Non è una minaccia nè un ricatto, solo l’ultimo grido di protesta di Giorgio, 33enne di Castelfranco Emilia, malato da 3 anni di distrofia muscolare, cardiopatico con defibrillatore impiantato al cuore e respiratore automatico per 16 ore al giorno. Dopo aver tentato il suicidio, lo scorso 24 ottobre aveva già intrapreso lo sciopero della fame e dei farmaci per provocare le istituzioni. Ieri Giorgio ha iniziato di nuovo la protesta.