“Non sono assolutamente d’accordo con la riforma pensionistica del Ministro Fornero: infatti lo slittamento dell’età pensionabile, ora a 67 anni e in futuro prossimo probabilmente a 70, causerà la mancanza del turn over perciò non permetterà ai nostri giovani di entrare nel mondo del lavoro e il lavoratore anziano si ritroverà a mantenere figli e nipoti”.

L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Giorgio Barbieri interviene in questo modo sulla querelle di questi giorni.

“Com’è possibile fare la riforma delle pensioni senza considerare il numero degli esodati – si chiede Barbieri – questi hanno tutto il diritto di essere tutelati ed accompagnati alla pensione, anche perché con la loro scelta hanno favorito l’occupazione diretta ed indiretta.

Senza contare che un lavoratore anziano non potrà garantire una presenza costante sul lavoro, come potrebbe fare un giovane, per esempio in Germania che noi italiani guardiamo sempre con grande interesse e dove è stato introdotto un graduale aumento dell’età pensionabile fino a 67 anni, le aziende hanno avuto un incremento delle assenze per malattia del 30%, assenze dovute principalmente a problemi muscolari o della colonna vertebrale. Se da un lato, quindi, dobbiamo fare i conti con un allungamento della vita lavorativa per mantenere in equilibrio la spesa pubblica, dall’altro bisogna mettere sul piatto della bilancia il decadimento fisico e cognitivo dei lavoratori “over 65”.

Oltretutto, dalla relazione sullo stato sanitario del Paese del ministero della Salute, si evidenzia come la spesa sanitaria pro-capite subisca un raddoppio nella fascia di età tra i 65 e i 69 anni rispetto alla fascia tra i 60 e i 65 anni. Questa riforma và modificata – aggiunge l’Assessore – e bisogna intervenire dall’alto, ad esempio credo che sia ora di mettere un tetto alle pensioni d’oro ai vitalizi dei politici. Se si stabilisse un tetto a 5.000 euro risulterebbe un risparmio di 7 miliardi che potrebbero essere destinati ad aiutare le aziende ad investire e creare occupazione, oppure ad aumentare le pensioni minime non sufficienti per arrivare a fine mese.

C’è anche chi va in pensione e poi continua a lavorare in nero. Sono molti che, avendo un mestiere, continuano ad esercitarlo senza sottoporsi a tassazione e questo porta via qualche opportunità a chi il lavoro non ce l’ha, credo che in un momento come questo chi arriva alla pensione debba lasciar posto ai giovani e non uscire dalla porta centrale per rientrare dalla finestra. L’ultima considerazione che voglio fare – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Giorgio Barbieri – riguarda quanto sta succedendo in questi giorni a livello nazionale:una vergogna assoluta. Sono assolutamente d’accordo con un ricambio generazionale della nostra politica, troppe ruberie, troppi disonesti ma soprattutto assenza di serietà ed etica morale, occorre tirare su le spalle e cominciare fare del rumore, perché la politica a tutti i livelli deve essere al servizio del cittadino e non per guadagnare o ancora peggio “rubare”.Qualcuno potrebbe pensare che sto facendo demagogia ma non è così, sto solo ragionando sui nostri giovani perché chi non ha un posto di lavoro non ha futuro”.