Il Dipartimento di studi Linguistici e Culturali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia propone un ciclo di incontri come momento di riflessione dedicato alla società italiana e alla analisi delle classi sociali che agiscono al suo interno.

Le lezioni dal titolo “Classe: storia, usi e disuso di una categoria interpretativa nella tradizione antropologica italiana” promosse dal Laboratorio di Etnologia del Dipartimento, e rese possibili anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nascono con l’obiettivo di avviare un confronto sull’uso antropologico del concetto di classe, con una particolare attenzione all’analisi dei rapporti di classe nella società italiana.

Il secondo appuntamento, fissato per martedì 9 ottobre 2012 alle ore 14.00 nell’Aula ex contrattisti della sede del Dipartimento (l.go S.Eufemia, 19) a Modena, e moderato dal prof. Gino Satta, si focalizzerà sul tema “Servi e padroni, imprenditori e salariati. Classi sociali e rapporti di produzione dei pastori in Sardegna”. Ad intervenire sarà il prof. Carlo Maxia dell’Università di Cagliari, autore di ricerche etnografiche sulla Sardegna contemporanea, che in occasione del seminario presenterà una riflessione sulle ragioni dell’uso del concetto di classe nelle analisi dei rapporti di produzione nel mondo pastorale sardo e sull’efficacia etnografica di tale nozione.

“Gli incontri sono l’occasione – spiegano i promotori dell’iniziativa – di discutere i contorni e la rilevanza attuale del concetto di classe in antropologia, in una prospettiva storiografica, e con una specifica attenzione alle pratiche etnografiche attuali. In che modo il concetto di classe è stato integrato nel lavoro empirico di ricerca, attraverso quali mediazioni, con quali particolari declinazioni, con quali effetti; quali sono le ragioni del suo uso, del suo declino e della sua relativa scomparsa a favore di altri concetti (per esempio etnia), in particolare nell’ultimo ventennio; quali sono i suoi possibili usi nella contemporaneità, non solo e non principalmente in ambito demologico, e in riferimento alle trasformazioni dei rapporti di lavoro; come il concetto di classe può aiutarci a leggere l’attuale contesto globale di crisi economica e sociale, e in particolare le modalità in cui tale crisi sta coinvolgendo l’Italia?”.