Oltre 8 milioni di euro per realizzare 47 interventi (nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia) di messa in sicurezza, salvaguardia e ripristino della funzionalità delle opere idrauliche pubbliche per la difesa del suolo.
Questo è quanto stabilito dall’ultima ordinanza (la numero 20 del 7 agosto 2012) del presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani per ripristinare adeguati livelli di sicurezza idraulica di opere e impianti di salvaguardia idraulica danneggiati dal terremoto. Il provvedimento commissariale è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’.
Gli interventi – che partiranno già nei prossimi giorni – riguardano la sistemazione di arginature di fiumi e canali, di chiaviche di sbocco, impianti di manovra delle acque, impianti idrovori ed irrigui ed anche fabbricati, magazzini e officine.
Con queste risorse – esattamente 8.159.900 euro a valere sul fondo per la ricostruzione di cui all’art. 2 del decreto legge n. 74/12 coordinato con le modifiche apportate alla legge di conversione n. 122/12 – l’ordinanza prevede che i Consorzi di bonifica (Moglia e Burana), l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) e i Servizi tecnici di Bacino territorialmente competenti provvedano, mediante opere provvisionali urgenti, alla prima messa in sicurezza delle opere di difesa del suolo e di bonifica danneggiate dagli eventi sismici, ma anche alla rapida riattivazione degli impianti (in particolare le idrovore) e dei manufatti pubblici di bonifica per la difesa idraulica contenuti negli edifici danneggiati dagli eventi sismici.
L’ordinanza, nell’allegato 1, individua per ciascuna delle 47 opere il soggetto attuatore, il Comune e la località in cui insite l’infrastruttura idraulica, la tipologia (opera idraulica o fabbricato) e l’importo di ogni intervento.