Rispetto degli impegni sottoscritti nell’accordo per lo stabilimento di Medolla-Mirandola della multinazionale Gambro Dasco, e richiesta di tempi certi per il rientro di tutte le attività nel territorio impattato del terremoto.

Queste le richieste al board svedese emerse al tavolo Gambro che si è tenuto oggi negli uffici regionali di viale Aldo Moro, ed al quale hanno preso parte la Regione Emilia-Romagna, i sindacati e il management locale di Gambro, ed i sindaci di Mirandola e di Medolla.

«Per noi e per tutto il distretto biomedicale, duramente colpito dal terremoto, lo stabilimento di Mirandola-Medolla è fondamentale. Riceverà, come le altre imprese impattate, le risorse necessarie purché vengano reinvestite sul territorio, come da accordi. Gli investimenti consentiranno non solo di ritornare alla situazione precedente al sisma ma anche di rafforzarsi, e rilanciare la presenza sul territorio e sui mercati», ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, rimarcando «la qualità delle risorse umane dello stabilimento, e l’importanza di essere parte di un distretto unico a livello internazionale».

Il tavolo si riunirà nuovamente lunedì 10 settembre, data in cui il management locale di Gambro, che prenderà parte ad agosto a meeting con la proprietà, conta di portare risposte certe e tempi chiari.