Un grave reato di danneggiamento del Patrimonio Pubblico e violazione delle norme generali di tutela dell’ambiente è stato perpetrato nei giorni scorsi nei pressi di Passo Cisa, in Comune di Villa Minozzo.
Giovedì scorso, 2 agosto, il sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, ha segnalato all’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che è stata forzata e divelta la sbarra installata per regolare e impedire l’accesso al traffico motorizzato ai Prati di Sara e alla base del Monte Cusna. Il personale del Parco intervenuto ha avuto modo anche di constatare che unitamente alla sbarra è stato tranciato e sradicato il suo supporto infisso al suolo. Si tratta di un’azione evidentemente deliberata, premeditata e condotta utilizzando potenti mezzi meccanici.
Per il luogo, importante e significativo, dove quest’atto è stato compiuto, oltre che per la consistenza e le modalità dell’atto, l’accaduto costituisce qualcosa di molto più grave di un normale atto di vandalismo e mette in pericolo la qualità di questo importante percorso escursionistico dell’Appennino frequentato in questa stagione da moltissime persone.
«L’Ente Parco – spiega il direttore Giuseppe Vignali – ha provveduto a informare e allertare il Dott. Ernesto Crescenzi, Comandante del CTA (Polizia Forestale di vigilanza) del Parco Nazionale, che è già attivo nelle indagini. Chiediamo a tutte le Autorità preposte alla tutela del territorio e delle leggi di prestare la massima attenzione a questo grave fatto e di fornire tutta la collaborazione possibile agli Organi di Vigilanza del Parco. Analogo appello lo rivolgiamo alle Guardie Ecologiche Volontarie, alle Associazioni ambientaliste e al CAI, assicurando da parte nostra il massimo impegno per il ripristino per il controllo degli accessi e per individuare i responsabili e chiamarli alle loro responsabilità penali e a quelle civili di risarcimento del danno inflitto alla collettività».