Il Comune di Bologna ha stilato un programma straordinario di interventi sul patrimonio edilizio scolastico finalizzato alla riduzione degli elementi di rischio connessi alla vulnerabilità delle strutture a seguito del sisma.

“Vogliamo rassicurare le famiglie che hanno bambini che il 17 settembre le scuole di Bologna riapriranno regolarmente – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici, Riccardo Malagoli. Stiamo lavorando su 75 cantieri se pure di diversa entità e questo non è sicuramente facile in un periodo come agosto in cui ci possono essere delle difficoltà operative a causa di aziende fornitrici in ferie, ma tutti stanno collaborando affinché l’apertura delle scuole possa essere garantita”.

“La sicurezza nelle scuole è un elemento che non vai mai sottovalutato anche se siamo stati fortunati in confronto ad altre realtà colpite dal sisma poiché i nostri edifici hanno subito danni sicuramente minori – ha spiegato l’assessore alla Scuola, Marilena Pillati. Sono ottimista sulla regolare apertura di tutte le scuole in settembre e ciò sarà possibile grazie all’impegno di tutti i soggetti che stanno contribuendo in maniera ammirevole dal punto di vista economico, e non solo”.

Il Settore Edilizia Pubblica e Manutenzione del Comune di Bologna, fin dalle prime ore successive al sisma del 20 maggio, ha messo in atto una intensa attività di ispezione degli edifici scolastici tesa a verificare lo stato di fatto dei luoghi e la conseguente fruibilità dei locali di tutte le 189 scuole di proprietà dell’Amministrazione comunale.

Questa fase, ricognitiva, è stata ripetuta ad ogni evento sismico, del 29 maggio e del 3 giugno, attraverso ispezioni di agibilità, condotte da una trentina di tecnici del Settore e secondo le indicazioni del Dipartimento di Protezione Civile, ovvero attraverso una valutazione basata sull’analisi visiva di un esperto mirata a formulare un giudizio di fruibilità di un ambiente o un edificio in presenza di una crisi sismica in atto.

I tecnici hanno constatato un comportamento soddisfacente della maggior parte delle tipologie edilizie, ad eccezione di alcuni immobili dichiarati temporaneamente inagibili (13 nel complesso) ed altri in cui si sono riscontrate lesioni localizzate, giudicate non pregiudizievoli dello stato di equilibrio delle strutture.

Conclusa la prima fase ricognitiva, è stata avviata, dall’11 giugno, la fase di analisi dei dati raccolti e l’approfondimento delle criticità riscontrate, grazie anche al supporto del Nucleo Valutazione Regionale (RER e Protezione Civile) per la compilazione delle schede AEDES (Agibilità e Danno da Evento Sismico), sulle situazioni di inagibilità riscontrate dai tecnici comunali, e al supporto dell’Università degli Studi, C.I.R.I., per lo sviluppo preliminare e la validazione delle soluzioni tecniche progettuali mirate al miglioramento delle prestazioni strutturali degli edifici.

Questa fase, conclusasi nei giorni scorsi, ha portato alla conferma dello stato di temporanea inagibilità di un solo edificio scolastico e alla definizione, con la collaborazione dell’Università, di un intervento puntuale da attuare in alcuni edifici prefabbricati sui nodi strutturali considerati a maggior rischio.

Per questo tipo di interventi saranno stabilite con i singoli Dirigenti Scolastici le tempistiche e le priorità.

A questi interventi devono essere aggiunti, i lavori di risarcimento e ripristino già in corso in numerose scuole di varia tipologia; gli interventi di consistente manutenzione straordinaria che erano programmati precedentemente al sisma; gli interventi ancora in corso di definizione per problemi strutturali complessi, sui quali non siamo ancora in grado di fornire una tempistica attendibile.

Per quanto riguarda la situazione delle palestre, si è fermi alla fase ricognitiva, avendo dovuto operare delle scelte e delle priorità legate alle risorse umane e finanziarie dell’Amministrazione comunale. I sopralluoghi e le ispezioni su questi locali continueranno con l’ausilio di tecnici volontari indicati dall’Ordine degli Ingegneri.