“Se si riscuote in montagna si reinveste in montagna” – parole di Silvano Domenichini, nuovo consigliere del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che commenta così il riordino della legge regionale “che di fatto completa il rinnovamento della disciplina di bonifica dell’Emilia-Romagna”.

“Un percorso al quale la montagna guarda con molto interesse – prosegue Domenichini, perché questa volta la nostra Regione, tra le prime in Italia, ha completato la riforma delle bonifiche, con questa terza legge, cominciata con la riduzione dei consorzi da 16 a 8 e con il dimagrimento dei Cda e le loro nuove norme elettorali (leggi 5/2009 e 5/2010)”.

Silvano Domenichini, classe 1949, diploma di perito agrario e vicesindaco di Casina, è subentrato a Ugo Caccialupi (non più sindaco) in qualità di membro del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

“D’altro lato – prosegue il nuovo consigliere – è chiarito che i proventi derivanti dalle zone montane verranno utilizzati per manutenzione e prevenzione nei luoghi di riscossione, fornendo fondi ulteriori contro il dissesto idrogeologico soprattutto in un contesto non si ha certezza del ruolo futuro della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano e, quindi, anche di diverse sue attività in materia tutela idrogeologica. Non solo, i proventi delle zone montane possono essere una quota parte di fondi di progetti europei da intercettare”.

E mentre il vicesindaco di Casina esprime il proprio riconoscimento all’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni “per quanto sin qui fatto”, ricorda quanto sia importante per Comuni e le future Unioni dei Comuni “concertare preventivamente i programmi di bonifica attraverso nuovi protocolli d’intesa. Anche in questo caso la strada dei protocolli siglata dall’Anci di Graziano Del Rio e dall’Anbi, per firma di Massimo Gargano, resta uno strumento ideale”. Da qui un appello: “Affinché i Comuni montani che ancora non lo avessero fatto “si attivino sin da ora per partire dal 2013 con le convenzioni con il Consorzio”.

“La necessità di interventi del territorio montano è elevatissima, in quanto i problemi del dissesto idrogeologico, del depauperamento del suolo e del soprassuolo, legato ad un continuo calo delle presenze e delle aziende agricole stanno portando a condizioni di degrado ormai insostenibili”.

CHI E’ SILVANO DOMENICHINI

Insegnante tecnico pratico presso l’istituto professionale di Stato per l’agricoltura “Angelo Motti” di Reggio Emilia dal 1969 al 1972 e delegato provinciale tra i Giovani Coltivatori dal 1966 al 1969, Domenichini coltiva il proprio impegno ed interesse per il territorio. Un interesse che culmina, e si lega alla Bonifica, nel 20056 quando viene eletto come consigliere nel Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia, coprendo il ruolo fino al 2010. Dipendente della Federazione provinciale Coldiretti di Reggio Emilia per quasi quarant’anni e presidente, inoltre, del consiglio dei produttori e lavoratori agricoli della Comunità montana fino al 1995, è poi entrato a far parte dell’amministrazione del suo comune, ottenendo l’incarico di assessore ai lavori pubblici, agricoltura e attività produttive fino al 2011. Già consigliere provinciale nel primo mandato di Sonia Masini, attualmente è vicesindaco di Casina, e nel tempo libero si dedica al volontariato e alla promozione dei prodotti appenninici sul territorio nazionale ed estero.