Si aggiungono anche le accuse di infanticidio e occultamento di cadavere a carico della 21enne che l’altra notte ha dato alla luce in casa, a Ozzano Emilia, il primo di due gemelli, di circa 23 settimane, poi lo ha messo in un sacchetto di plastica e lo ha gettato in un cassonetto della spazzatura, dove la polizia lo ha trovato morto. L’accusa iniziale era di interruzione di gravidanza. Oggi il Pm Domenico Ambrosino ha conferito l’incarico medico legale che deve chiarire molti aspetti.
Il pm ha nominato anche una tossicologa, che dovrà esaminare placenta e feto per verificare l’eventuale assunzione di farmaci da parte della madre; un neonatologo e un ginecologo. I periti dovranno stabilire se l’aborto è stato spontaneo o provocato e se il bambino è nato morto oppure vivo.
L’ipotesi che al momento seguono gli inquirenti è che la giovane fosse sola in casa al momento del parto e che poi abbia gettato lei stessa il primo figlio nel cassonetto sotto casa.