In questi giorni di grande caldo, le centraline per il rilevamento della qualità dell’aria posizionate a Reggio Emilia (San Lazzaro), Castellarano e Guastalla hanno registrato alti livelli di ozono, superiori alla soglia di concentrazione.

L’ozono è un gas irritante che si forma, nelle zone densamente popolate, dalla reazione tra la luce solare e gli inquinanti che si emettono con le attività umane; si può ritrovare anche nelle zone di campagna portato dal vento che proviene dalle aree urbane. Si tratta, pertanto, di un inquinante di area vasta che interessa tutte le zone collinari e di pianura della nostra regione.

Il principale effetto che le alte concentrazioni di ozono possono avere sul nostro fisico riguarda l’apparato respiratorio, soprattutto dei soggetti deboli o malati, quali neonati, anziani o persone affette da patologie respiratorie: per queste persone, i medici consigliano di non stazionare all’aperto nelle ore più calde, e a tutti di evitare intense attività fisiche, che è preferibile svolgere nelle prime ore della giornata o in serata. Si possono anche adottare altri comportamenti per ridurre il disagio dato dall’ondata di calore, ad esempio ventilando gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata (primo mattino e sera) e mangiando cibi freschi, ricchi di acqua ed antiossidanti, come vitamine C ed E, selenio e fibre, che costituiscono una difesa del nostro organismo nei confronti dell´azione dell´ozono: frutta e ortaggi freschi, pesce, legumi, carne.

Questa situazione climatica con ogni probabilità si ripresenterà nel corso dell’estate: Arpa Emilia-Romagna prevede che le concentrazioni di ozono resteranno elevate anche per i prossimi giorni, con un’attenuazione dei valori nella giornata di domani, sabato 23 giugno, grazie all’arrivo di aria più fresca da nord–ovest, che ridurrà l’insolazione e le temperature a valori più vicini alle medie stagionali di giugno. Già da domenica 24 giugno è però previsto un nuovo aumento termico con punte di 34 gradi. Proseguirà poi il braccio di ferro tra le aree di bassa pressione nord europee e l´alta pressione sub tropicale che con molta probabilità riuscirà ad avere la meglio.