“Il 23 aprile scorso la Prefettura di Bologna ha aggiudicato in via provvisoria il bando di gara per la gestione del CIE di via Mattei, con il criterio del prezzo più basso e base d’asta di 30 euro al giorno per persona, al consorzio Oasi che ha presentato un’offerta di 28 euro a persona al giorno, contro i 69 euro attualmente corrisposti”.

Con questa premessa il Consiglio provinciale ha approvato ieri un ordine del giorno che chiede alla Prefettura di Bologna di “verificare la reale possibilità di offrire i servizi richiesti dal bando di gara al prezzo al quale è stato oggi aggiudicato provvisoriamente, di intensificare le attività di controllo per prevenire eventuali infiltrazioni mafiose (come da Protocollo d’intesa tra Prefetture e Regione Emilia-Romagna) e di monitorare costantemente la situazione all’interno di queste strutture per evitare un ulteriore deterioramento delle già precarie condizioni degli stranieri ospitati”. L’odg chiede inoltre al Ministro dell’Interno di rivedere i criteri dei bandi di gara previsti ritornando all’opzione dell’offerta più vantaggiosa”.

Il documento precisa infatti che “Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno ha recentemente modificato i criteri di aggiudicazione dei bandi di gara previsti per i contratti per la gestione dei Centri di identificazione ed espulsione e delle strutture affini, scegliendo l’opzione del prezzo più basso rispetto a quella dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con base d’asta di 30 euro al giorno per persona”.

L’ordine del giorno, proposto da Daniela Vannini-Pd, Gianfranco Tommasi-Udc e Luca Finotti-Pdl, è stato approvato con 23 voti a favore (Pd, Pdl, Udc e Rambaldi-Gruppo Misto), 3 astenuti (Fli) e 2 contrari (Lega).