Restano in carcere i tre accusati dell’omicidio di Dino Reatti, artigiano di 48 anni ucciso a sprangate nel cortile del suo casolare di campagna ad Anzola Emilia. Il Gip Bruno Perla ha convalidato il fermo per la moglie della vittima, S.B., per l’attuale compagno di lei, T.S., e per l’amico G.T.. E’ stata accolta la richiesta del pm Rossella Poggioli e disposta la custodia cautelare.
I tre sono indagati per concorso in omicidio volontario avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso: Reatti, atteso davanti a casa, è stato aggredito e pestato a sangue ed è poi morto poco dopo all’ospedale Maggiore. Per l’accusa i due uomini hanno agito su istigazione della donna, che si stava separando dal marito.
Durante l’udienza la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. T.S. ha sostenuto di essere rimasto in auto durante l’aggressione, mentre G.T. ha ribadito che l’intenzione era quella di dare una lezione a Reatti e non di ucciderlo.