Una aliquota Imu prima casa al 5,1 per mille, tra le più elevate tra i Comuni del territorio, e l’addizionale Irpef aumentata di oltre il 50%, il valore più alto tra i Comuni dell’Unione Terre di Castelli: è la denuncia del capogruppo Centrosinistra- Savignano Democratica Maurizio Piccinini. Ecco il testo della sua dichiarazione:

«Esprimiamo grande preoccupazione per le prospettive del nostro Comune visto il bilancio comunale approvato il 15 maggio scorso con il nostro voto contrario. Dopo aver dichiarato che a Savignano “non ci sono abbastanza ricchi”, la Giunta non ha trovato di meglio che tassare i redditi più bassi: una aliquota IMU prima casa al 5,1 per mille, tra le più elevate tra i Comuni del territorio, e l’addizionale IRPEF aumentata di botto di oltre il 50%, portandola dal 4,5 al 6,8 p.m., il valore più elevato tra tutti i Comuni dell’Unione Terre di Castelli. Perfino la TARSU, apparentemente non toccata, vede annullato lo sconto del 3% operato un anno fa, dopo che il Comune aveva comunque incassato arretrati fino a quattro anni da cittadini inadempienti ma “incolpevoli”, come riconosciuto dall’amministrazione stessa. Si aggiunge poi una situazione di grande conflittualità con le imprese, che azzera le possibili entrate da attività estrattive. Per contro, si spendono soldi in consulenze per verificare la possibilità di imputare l’IMU ai cavatori. Ma questa verifica era stata decisa un anno fa: come mai non si è arrivati ancora a una conclusione? In un momento di particolare difficoltà per i Comuni, abbiamo confermato la nostra disponibilità a confrontarci e trovare le soluzioni migliori per i cittadini, chiedendo però più condivisione, chiarezza e trasparenza nelle decisioni. Ma le nostre puntuali richieste di chiarimenti hanno ottenuto come unico effetto, certo non auspicato da noi, la sdegnosa irritazione del sindaco e la reazione scomposta del capogruppo di maggioranza, il quale dopo la consueta dichiarazione di fiducia incondizionata e acritica nel sindaco, ci ha accusato di essere privi di senso civico, con buona pace del ruolo di consiglieri che ci compete tutti, maggioranza e opposizione. Il vicesindaco Linari, da parte sua, ricordandosi della sua tessera della Lega Nord, ha propinato a tutti quanti un classico discorso politichese, di governo ma anche di opposizione, per giustificare il suo voto a favore del bilancio mascherandolo come voto contrario. Un sindaco in palese difficoltà che in una fase del dibattito intima addirittura alle sue consigliere di tacere, e una maggioranza in parte ammutolita e in parte afflitta da una preoccupante arroganza e mancanza di trasparenza, sono elementi di grande preoccupazione per la nostra comunità».