E’ stato assegnato ieri, lunedì 14 maggio, al Salone del libro di Torino, il Premio Nazionale “Nati per leggere” al progetto presentato dalla Provincia di Reggio Emilia nella sezione “Reti di libri”.
Nato nel 2004 e cresciuto fino ad oggi su tutto il territorio provinciale “Nati per leggere” è stato riconosciuto vincente “Per aver saputo infondere ai progetti locali tutta l’energia, l’esperienza e la competenza che fanno riconoscere in Reggio Emilia e nella sua provincia uno dei vertici italiani di eccellenza per la cura dell’infanzia”.
Il riconoscimento, che va a consolidare la collaborazione instaurata tra la Provincia di Reggio Emilia coni Servizi Bibliotecari, la Biblioteca Panizzi, le biblioteche decentrate del Comune di Reggio Emilia, l’ Associazione Culturale Pediatri, l’Azienda USL di Reggio Emilia e la Federazione Italiana Medici Pediatri è stato ritirato dall’Assessore provinciale alla cultura Mirko Tutino, Anna Maria Davoli pediatra di famiglia e Anna Pelli, responsabile della Biblioteca di Santa Croce a Reggio Emilia.
Dopo aver ringraziato l’organizzazione per l’assegnazione del premio, l’Assessore provinciale Mirko Tutino ha commentato: “L’attenzione all’infanzia, ai suoi bisogni e ai suoi diritti fa parte da molto tempo della più profonda tradizione sviluppata sul territorio reggiano. Con questo progetto, che si rivolge all’infanzia nella sua totalità, è possibile raggiungere i bambini di ogni origine e tradizione, favorendone l’inserimento nella comunità e promuovendone l’integrazione. In 8 anni sono triplicati i bambini tra gli zero e i 5 anni iscritti in biblioteca, confermando che le biblioteche sono un tassello indispensabile del welfare del nostro territorio. Non è un caso se dal Comune di Reggio Emilia è partita la proposta di legge per l’estensione della cittadinanza ai bambini nati nel nostro paese <<L’Italia sono anch’io>>”.
“Un progetto – aggiunge Anna Maria Davoli, pediatra e promotrice sul territorio dell’attività Nati per leggere – in cui risalta la valenza culturale ma soprattutto dove il valore della lettura precoce in famiglia è a tutela della salute del bambino per una crescita affettiva e cognitiva armoniosa e quale sostegno fondamentale alla genitorialità”.
“L’aspetto di rete – conferma Anna Pelli – ha assunto particolare importanza nel nostro territorio. La grande risposta ottenuta dagli enti coinvolti nell’iniziativa si è integrata alla perfezione con il grande interesse di famiglie e volontari che da tanti anni collaborano con il servizio”.
Nati per leggere, il progetto reggiano
Il progetto Nati Per Leggere nasce da una sensibilità già da lungo tempo presente sul territorio reggiano e che ha fatto della cura e dell’attenzione all’infanzia, ai suoi sviluppi e alle sue esigenze fattore di eccellenza su tutto il territorio nazionale. Grazie a Nati Per Leggere si sono trovare forze e risorse per costruire nuove funzionalità e mettere in rete, in una progettualità unica e coordinata, attività diverse ma anche omogenee negli obiettivi e nella visione, nel condiviso obiettivo di puntare ad una crescita armonica e consapevole dell’infanzia.
Il progetto reggiano ha sposato a pieno gli obiettivi del progetto nazionale, promuovendo la lettura in età precoce, sostenendo in questo percorso le famiglie e fornendo strumenti di avvicinamento sia presso le struttura di carattere sanitario che organizzando iniziative all’interno del circuito del servizio bibliotecario.
L’attività del progetto NPL nasce negli ambulatori dei Pediatri di famiglia e nelle biblioteche, ma anche nelle Pediatrie di comunità e nelle Pediatrie Ospedaliere allo scopo di educare i neo genitori e i bambini all’importanza, per la formazione intellettuale e psico-fisica, della lettura ad alta voce.
Dopo una prima fase di diffusione e promozione a livello cittadino, grazie alla partecipazione attiva di tutti gli enti coinvolti, si è passati ad una larga condivisione delle attività su tutto il territorio provinciale: i Pediatri di Libera Scelta che aderiscono al progetto sono 77 , coprendo il 95% del territorio provinciale. Le biblioteche che svolgono iniziative nell’ambito del progetto sono 35 su tutto il territorio provinciale.