Approvato ieri pomeriggio in Consiglio un ordine del giorno che invita la Regione Emilia-Romagna “ad introdurre una nuova legge specifica per intervenire nei settori della logistica e dei trasporti, con l’obiettivo di garantire trasparenza, competizione leale, diritti dei lavoratori, ruolo e responsabilità della committenza nella gestione degli affidamenti dei trasporti”.

In virtù dell’importante ruolo della Provincia che gestisce l’Albo degli autotrasportatori l’odg chiede inoltre alla Giunta di Palazzo Malvezzi “di rafforzare, in sede di gestione dell’albo, il coordinamento tra forze dell’ordine e associazioni di categoria; di esercitare controlli accurati sulle domande delle imprese per l’iscrizione all’albo e sull’aggiornamento dello stesso attraverso la registrazione delle variazioni e l’accertamento dei requisiti”.

Infine alla Giunta viene richiesto di verificare l’opportunità di istituire l’Osservatorio legalità e sicurezza territoriale e di costituire una forma di consultazione e coordinamento permanente tra istituzioni e associazioni di categoria al fine di esaminare in continuo le problematiche del settore.

L’odg prende le mosse dalla crisi strutturale che il settore autotrasporti ha assunto negli ultimi tempi, sfociata nel gennaio scorso nel lungo stato di agitazione degli autotrasportatori con scioperi ed iniziative articolate degli stessi con blocchi del trasporto merci.

Il documento evidenzia poi alcuni fattori che progressivamente stanno aggravando la situazione del comparto: “aumento del gasolio per autotrazione, incremento dei pedaggi autostradali, aumento del costo dell’assicurazione, applicazione da parte dei committenti di una tariffa chilometrica ferma da anni (1,20 euro/km) e pertanto insufficiente anche solo a coprire i costi dell’attività”.

Secondo l’odg la crisi del settore trasporto merci è stata poi ulteriormente aggravata “dalla presenza di una situazione di concorrenza sleale da parte degli autotrasportatori dei Paesi dell’est europeo i quali sono agevolati sia perché nei loro Paesi il gasolio per trazione ha un costo inferiore, sia perché non sempre osservano il rispetto degli orari di guida e dei limiti di peso. Esiste inoltre il rischio – sottolinea il documento – di infiltrazioni malavitose con nuove aziende provenienti da territori del Paese considerati a rischio e che, applicando tariffe troppo basse, alterano il mercato e le regole della libera concorrenza”.

L’ordine del giorno, sottoscritto da Zanibon-Pd, Mainardi-Pdl e Barelli e Gnudi-Pd, è stato approvato con 28 favorevoli (Pd, Udc, Fli, Pdl, Lega e Rambaldi-Gruppo Misto) e l’astensione di Venturi-Fds