Insomma Sitta si o Sitta no? Perché qui continua la telenovela di un assessore che ha una sua idea di Modena, forse l’unico del nel PD, che personalmente non condivido, ma che almeno è chiara, anche per chi dai banchi dell’opposizione, deve proporre una visione diversa. Invece sento voci in dissenso nel partito che lo sostiene, al quale appartiene, che però mai arrivano al dunque: sfiduciate Daniele Sitta, se non vi piace l’urbanistica che propone. A meno che sia solo una lotta di riposizionamento, dove l’urbanistica è solo un modo per cercare la propria piccola rendita di posizione. Gli ex margheritini che cercano un posto al sole, oppure Modena Attiva che si prepara per le primarie, il congresso, o le elezioni che siano. Ma non credo che questo faccia bene a Modena: Marzaglia è solo l’ultimo degli esempi nefasti di un potere allo sfascio. Badate bene: non di un partito, ma di un vero e proprio potere, che fino ad oggi è sembrato granitico e che adesso fatica a fare i conti con se stesso, dunque porta sulle pagine dei giornali non un dibattito politico, legittimo, ma lo scontro sul futuro della città, che è ben altra cosa. Il PD abbia coerenza, e non scarichi su Sitta le proprie responsabilità: è una giunta intera che ha fatto certe scelte, ed è una maggioranza in consiglio che le ha avvallate. O tutti o nessuno.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)