(Adnkronos/Ign) – Svolta nel caso dell’omicidio di Marco Paltrinieri, l’autotrasportatore di 46 anni, originario di Cento, ucciso a coltellate la notte del 9 aprile scorso in via Galvani a Cento, in provincia di Ferrara. I carabinieri del comando provinciale di Ferrara, della compagnia di Cento e del nucleo investigativo del Reparto operativo, hanno infatti individuato il presunto responsabile: si tratta di un amico della vittima, F.F. 39 anni, italiano ed incensurato.

L’uomo ha confessato il delitto e ora si trova nella casa circondariale di Ferrara. Il corpo del camionista, che era titolare di una ditta di trasporti di Renazzo, era incensurato e non aveva mai avuto a che fare con la giustizia, era stato trovato ieri alle ore 8.30 riverso al suolo in una pozza di sangue, all’interno di un cortile di una casa in via Galvani. Il cadavere, come rilevato dall’esame eseguito sul posto dal medico legale, presentava almeno sei ferite da arma da taglio in varie parti del corpo, una delle quali inferta all’altezza della giugulare. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno accertato che l’abitazione della vittima era stata messa a soqquadro.

Nelle vicinanze sono state trovate numerose tracce di sangue. Poco dopo la mezzanotte, i militari della compagnia di Cento e quelli del nucleo investigativo del comando provinciale di Ferrara, a conclusione di un’intensa e incessante attività investigativa, che ha consentito di raccogliere una serie di circostanziati elementi di responsabilità a carico dell’autore, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero della procura della Repubblica presso il tribunale di Ferrara, Filippo di Benedetto, nei confronti di Federico Fantoni..Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo, aveva passato la serata a casa di Paltrinieri insieme ad altre tre persone abusando di alcol e cocaina. A un certo punto quando i due amici sono rimasti da soli è scoppiato un litigio per futili motivi. Nel corso della lite, iniziata in casa della vittima e proseguita in via Galvani, il 39enne ha colpito più volte il suo amico con un coltello preso in casa poco prima. Poi ha abbandonato l’arma che non è stata ancora trovata.

Al termine delle perquisizioni domiciliari nelle abitazioni del fermato e di un suo parente, i militari hanno trovato e sequestrato abiti e scarpe intrisi di sangue, nonché altri oggetti ritenuti utili alle indagini. E’ stata sottoposta a sequestro anche l’auto, una Fiat 500, usata dal 39enne per raggiungere ed allontanarsi dal luogo del delitto. Nel corso dell’interrogatorio svoltosi al termine delle attività investigative, anche a fronte delle evidenze acquisite agli atti, Fantoni ha ammesso le sue responsabilità rendendo circostanziate dichiarazioni autoaccusatorie. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato nella casa circondariale di Ferrara e messo a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.