L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia entra per la prima volta in una importante classifica internazionale relativa al valore ed alla qualità degli studi, piazzandosi al settimo posto in ambito italiano.

Il THE -Times Higher Education -World University Rankings 2011-2012, che prende in esame le performance dei 400 migliori atenei del mondo, ha inserito, infatti, l’Ateneo emiliano nella fascia fra il 301esimo e il 350esimo posto della classifica, con una valutazione complessiva che la affianca ad altre Università italiane come Ferrara, Pisa, Politecnico di Milano e “La Sapienza” di Roma.

La classifica internazionale è stata costruita sulla base di 13 indicatori di performance raccolti in 5 macrocategorie che cercano di individuare la complessità delle attività degli atenei, dalla didattica alla ricerca, al trasferimento tecnologico. Alla didattica, alla ricerca (intesa come pubblicazioni, reputazione internazionale e fondi) e alle citazioni (viste come grado di considerazione delle pubblicazioni e di influenza nella ricerca), è stato attribuito per ciascuna il valore del 30 percento del punteggio totale. Il restante 10 percento è attribuito in base alla capacità di attrarre finanziamenti dalle imprese (2,5 percento) e al grado di internazionalizzazione dell’ateneo (7,5 percento).

La posizione conquistata dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è un risultato da attribuirsi per un 14,5% alla sua didattica, per un 26,8% al grado di internazionalizzazione, per un 27,9% alla capacità di attirare fondi dal mondo dell’impresa, per un 15,7% alla ricerca e per un ottimo 50,8% alle citazioni.

“La classifica annuale di qualità degli atenei pubblicata dalla britannica THE – commenta il Pro Rettore prof. Sergio Paba, delegato ai Rapporti internazionali – è una delle più influenti e citate a livello internazionale. La sua caratteristica principale è di tenere conto di una pluralità di indicatori e non solo del numero delle pubblicazioni e del loro fattore di impatto, come tipico di altre classifiche internazionali. Il fatto di rientrare tra i migliori 350 atenei al mondo, e in posizione lusinghiera tra le università italiane, è davvero motivo di grande soddisfazione per il nostro Ateneo. Premia l’attenzione alla qualità della ricerca e della didattica, gli sforzi per aprire l’Ateneo al resto del mondo con le politiche di internazionalizzazione, la capacità di attrarre finanziamenti esterni che hanno caratterizzato l’azione di questi anni. C’è ancora spazio di miglioramento, e solo proseguendo con determinazione su questa strada sarà possibile guadagnare ulteriori posizioni in futuro e consolidare la posizione del nostro Ateneo tra le migliori università italiane ed europee”.

Complessivamente sono 14 gli atenei italiani entrati in questa classifica internazionale che vede l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia conquistare un confortante settimo posto, preceduta solamente dalla Università di Bologna, dalla Statale di Milano, da Milano Bicocca, da Padova, da Trieste (fra il 226esimo e il 250esimo posto) e staccata appena di qualche punto di dall’Università di Trento, piazzata fra il 276esimo e il 300esimo posto. A chiudere la serie degli atenei italiani si trovano l’Università di Bari, il Politecnico di Torino, l’Università del Salento, tutte quante collocate nel range fra il 351esimo e il 400esimo posto.