Venerdì 6 aprile alle 21 presso la sala conferenze della biblioteca G. Salvemini di Scandiano, il Sindaco Alessio Mammi ospita Antonio Ingroia, procuratore aggiunto alla direzione distrettuale antimafia di Palermo. Il procuratore Ingroia è ospite a Scandiano nell’ambito della rassegna promossa dalla biblioteca “Cosa (ANCHE) nostra”, per la presentazione del suo libro “Nel labirinto degli dèi – storie di mafia e antimafia” (Il Saggiatore ed.), e sarà moderato nell’incontro dall’assessore alla cultura Giulia Iotti.
Ingroia, a proposito dell’opera, ha detto: “Questo non è un libro di storia, ma di storie. Storie tratte dalla mia esperienza giudiziaria. La vicenda umana e professionale di un magistrato che, un po’ per caso e un po’ per necessità, un po’ per scelta e un po’ per destino, si ritrova giovanissimo in mezzo alla Storia. Quella fatta anche dai grandi uomini, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, accanto ai quali ho avuto il privilegio di muovere i primi passi della mia carriera, e dai quali ho avuto la fortuna di sentirmi chiedere se mi sarebbe piaciuto, un giorno, occuparmi di inchieste di mafia, proprio come loro. E ora – sembra un secolo – mi sono ritrovato a ripercorrerne le orme, ricoprendo l’incarico di procuratore aggiunto a Palermo. Quello assunto da Falcone negli anni della delegittimazione e dell’isolamento in Procura, quello ricoperto da Borsellino quando venne ucciso. Questo mi son proposto: raccontare di mafia e di antimafia, attraverso semplici storie di vita”.
Nel racconto d’apertura del volume Antonio Ingroia rievoca il suo primo giorno da magistrato, nella Procura di Marsala, sotto la guida di Paolo Borsellino. L’incontro segnerà il destino professionale del giudice allora ragazzino. Il suo impegno proseguirà nella sede di Palermo su posizioni sempre più risolute ed esposte nella lotta contro la mafia, e presto dovrà continuare senza le figure di riferimento di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Nel labirinto degli dèi è il racconto-testimonianza di uno dei più autorevoli magistrati antimafia italiani, della sua scelta e della sua dedizione, esercitate nei luoghi in cui, per antica tradizione o per dannazione, lo scempio della giustizia e del diritto è condotto con più sistematica virulenza, con più corale partecipazione, fino a compenetrare le relazioni e persino la mentalità dell’intera società. Il giudice Ingroia, da potenziale personaggio di un’opera di Leonardo Sciascia, diventa, con questo libro, riconoscibile epigono del grande scrittore siciliano. E con lui ha in comune, oltre all’inappagabile impulso a inoltrarsi nei labirinti della vita collettiva, un’idea razionale e ironica della giustizia e della morale. L’ingresso all’incontro è gratuito.