«La mozione di sfiducia presentata dal gruppo Pd nei confronti del presidente del Consiglio comunale di Sassuolo Francesco Rubino ha messo a nudo tutte le difficoltà della maggioranza. La scelta di un gesto così estremo non è stata presa a cuor leggero. Il comportamento del presidente e la conseguente impossibilità di svolgere i lavori consiliari in un clima di normale dialettica, ci hanno portato alla scelta di un rimedio tanto eclatante. Ovviamente la mozione di sfiducia é stata respinta, grazie alla maggioranza che, sfilacciata nei fatti si ricompatta in Consiglio comunale per ragioni che sono fin troppo evidenti. Abbiamo visto consiglieri che lasciano i gruppi in cui sono stati eletti per approdare ad altri gruppi evidentemente per sentirsi più liberi ogni volta di entrare nel merito delle questioni e di decidere indipendentemente dagli ordini di scuderia. Il sindaco dice che la pluralità dei gruppi è un arricchimento: questo è vero ma significa anche che ogni volta si devono costruire mediazioni con una pluralità di posizioni in un quadro politico che, dal suo insediamento, si è profondamente modificato. Voto compatto quindi della maggioranza, ma parlare di fiducia granitica appare eccessivo dato che in molti interventi della maggioranza, anche di assessori, sono emerse mancanze e lacune del presidente che a differenza di quanto noi pensiamo, sono state considerate non così gravi da giustificare una decisione del genere. Da qualcuno è arrivato anche l’invito a studiare di più il regolamento: è mai possibile che siamo ancora a questo punto dopo tre anni? Una consigliera del Pdl, per difendere l’operato del presidente, è arrivata a parlare di comportamenti irresponsabili dei consiglieri di minoranza. Peccato che i ruoli siano diversi e che l’onere di governare il Consiglio sia del presidente. E che dire del comportamento del sindaco che spesso irride i consiglieri che in quel momento stanno parlando? E’ giustificato anche lui? n tutti gli interventi c’è stata la promessa solenne di un miglioramento della situazione, indiretta certificazione, quindi, che le situazione è insostenibile. Quando un terzo dei consiglieri presenta una mozione di sfiducia e quasi tutto il restante consesso non si sente di scagionare completamente Rubino, un problema di fondo evidentemente Anche se la mozione è stata respinta continueremo la nostra battaglia affinché il Consiglio possa tornare ad essere un luogo di confronto democratico e di rispetto delle minoranze. Se consideriamo la percentuale di voti alle amministrative del 2009 (PD 33,85% e Lista per Pattuzzi 5,26%) e vi aggiungiamo l’astensione dell’Idv, ne esce che ad oltre il 40% dei rappresentanti dei cittadini questo presidente non va bene. Quindi la vittoria che celebra il sindaco è un’amara vittoria. Abbiamo, inoltre, la sensazione (e le ultime notizie di cronaca politica ci danno ragione) che alcuni consiglieri della maggioranza, se non alcuni gruppi, abbiano dovuto subire questa decisione “obtorto collo”, convinti dalla minaccia di un possibile crollo della maggioranza e dall’ipotesi di un ritorno prematuro alle urne. E che dire poi dell’espulsione dell’assessore Nocetti dalla Lega? Non vogliamo entrare nel merito di un fatto interno ad un partito ma un dato è certo: la lega che prende il 11,54% di voti alle amministrative 2009 contribuendo in modo determinante alla vittoria di Caselli si trova ora ad avere soltanto due consiglieri comunali e un solo assessore in giunta. Che ne pensano gli elettori della Lega?».

(Gruppo consiliare Pd Sassuolo)