Sabina Fornari si presenta, prima donna a farlo, come candidata a sindaco del comune di Serramazzoni per le elezioni previste il 6 e 7 maggio prossimi.
Sabina, trentaquattrenne, assessore all’urbanistica nell’amministrazione uscente, ha accettato la sfida di scendere in campo e proporsi come candidata a primo cittadino del comune in cui vive presentandosi con le caratteristiche percui è conosciuta da tutti: apertura, disponibilità, spinta a fare e ad impegnarsi e soprattutto amore per il suo territorio.
“L’amore e l’entusiasmo che mi legano a questo territorio – dichiara la candidata – e la sollecitazione di tanti serramazzonesi mi hanno fatto prendere la decisione di propormi per la carica di sindaco. L’esperienza degli ultimi 10 anni ha rafforzato in me quelle convinzioni che essere al servizio della gente, sapere ascoltare decidere insieme sia il modo migliore di amministrare. C’è bisogno di fiducia, abbiamo tutti bisogno di stabilità e di poter credere nel futuro e che, insieme, possiamo veramente fare qualcosa per la nostra comunità ”.
Questo è l’ obiettivo di Sabina sostenuta nella sua discesa in campo da persone che lei ama definire “di buon senso” che non appartengono ad un colore o ad un partito, ma sono semplicemente cittadini che vogliono rimboccarsi le maniche per dare un contributo ad una comunità fatta di tantissime persone di buona volontà che ogni giorno credono e partecipano al miglioramento di Serramazzoni.
“Amministrare significa sacrificio – continua – e in questi anni posso dire di averlo fatto con dedizione e tanto impegno confrontandomi con le persone e ascoltandole, ma anche con la soddisfazione di vedere realizzate opere di pubblica utilità: scuole rinnovate, la nuova palestra, riqualificazione di piazze e cimiteri e nuovi spazi verdi. Ci vuole forza per fare ciò! Ed è la forza che posso attingere ogni giorno dai miei concittadini, dalla loro fiducia e dallo stimolo che quotidianamente mi danno. E’ il bello della politica, l’occasione che ti dà di metterti al servizio degli altri, per vedere il tuo paese crescere e per lasciare qualcosa di tangibile ai giovani, ai figli.