A seguito del furto delle due statue in bronzo rubate in viale Storchi e in piazzale Risorgimento, oggi pomeriggio una squadra del settore Manutenzione e logistica del Comune di Modena, in accordo con l’Anpi (Associazione nazionale partigiani), ha proceduto a un sopralluogo per verificare la situazione di altri tre monumenti a caduti della Resistenza, per metterli in sicurezza in una sede comunale e sostituirli eventualmente con copie.

Le verifiche hanno portato a scoprire che solo la fiamma del monumento di San Donnino, collocato di fronte alla polisportiva, è effettivamente in bronzo ed è stata quindi rimossa.

Restano invece al loro posto il busto di Mauro Capitani, in via Capitani, e la lastra a bassorilievo di via Vignolese, collocata all’altezza del centro commerciale “I gelsi”.

Nel primo caso, il busto del partigiano è in realtà di sasso verniciato in color bronzo, mentre la lastra di via Vignolese è in pietra serena ed è anch’essa verniciata per simulare il metallo.

Per evitare che ladri alla ricerca di bronzo siano comunque attratti dai due monumenti, il Comune apporrà un cartello esplicativo che rivela la vera natura dei materiali impiegati.