Arrivano dalla campagna i segreti per il nuovo benessere: cosmetici e trattamenti estetici a base di prodotti agricoli ma anche esercizi e attività fisica studiati appositamente per essere eseguiti all’aria aperta. Sono le nuove frontiere delle imprese agricole presentate nel corso di “Dove si coltivano bellezza e benessere: dalla campagna i segreti per un nuovo wellness”, la tavola rotonda organizzata da Donne Impresa Coldiretti che, dopo il saluto dell’Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Modena, Marcella Valentini, ha visto il contributo di esperti di cosmesi naturale, di fisioterapia e le testimonianze dirette delle imprenditrici che, in Veneto e Puglia, hanno già avviato esperienze imprenditoriali legate al wellness.
“In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando – ha detto Lorella Ansaloni, responsabile di Donne Impresa Modena – gli agricoltori si rimboccano le maniche e si reinventano il lavoro dando vita ad una nuova professione, quella dell'”agristetista”. Un settore tutto nuovo e in espansione che vede le donne in prima linea perché mettono nell’impresa la passione e l’inventiva femminile necessaria a dare un nuovo volto all’agricoltura.”
Ecco quindi la biocrema al miele e il tonico rinfrescante al latte di capra anti invecchiamento, la crema per il viso all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il sapone all’olio di oliva, ma anche il balsamo protettivo per le labbra a base di stella alpina per arrivare fino ai trattamenti “calore fieno” per il rilassamento completo del corpo e della mente: tutti prodotti interamente realizzati dalle aziende agricole della Coldiretti offerti negli agrimercati di Campagna Amica ma anche nella rete degli agriturismi di Terranostra che dispongono di strutture dedicate alla salute, alla cura del corpo ed al benessere degli ospiti.
“E’ una nuova espressione della multifunzionalità delle imprese agricole – ha sottolineato Silvia Bosco, coordinatrice nazionale Donne Impresa Coldiretti – che permette al consumatore amante del benessere di godere della quiete tipica della campagna e di unire al relax della mente anche quello del corpo. Ma è anche un’opportunità per le aziende agricole che, diversificando l’attività, posso trovare nuove occasioni di reddito. Da poco più di un decennio – ha continuato Silvia Bosco – le prospettive di sviluppo della nostra agricoltura possono contare su una visione innovativa che non si limita alla produzione di cibo ma che punta a svolgere funzioni e servizi aggiuntivi a beneficio dell’intera società. Questo è, in sintesi, il senso dell’idea di agricoltura multifunzionale, un’agricoltura di servizio, capace di rapportarsi in modo nuovo con la propria comunità di riferimento e con tutti gli attori che, a vario titolo, vivono e operano all’interno delle aree rurali e che si concretizza anche in agriasilo, fattorie per l’accoglienza diurna di anziani e disabili, agriturismi per l’esercizio di attività sportiva all’aria aperta, a diretto contatto con la natura”.