“Strategie di sviluppo economico del territorio attraverso la qualificazione, l’innovazione e la tutela dei prodotti locali: esperienza 2011 del Marchio Camerale Tradizione e Sapori di Modena”. E’ questo il titolo del seminario, promosso dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano e Camera di Commercio di Modena, che si è tenuto martedì 6 marzo, presso la Sala Consigliare della Comunità montana del Frignano, a Pavullo.
Il seminario, che ha visto gli interventi di Gualtiero Lutti, direttore del GAL e di Luciana Serri, presidente della Comunità Montana del Frignano,
Il marchio è stato creato nel 2003 dalla Camera di Commercio per tutelare tutte quelle produzioni che, pur essendo caratterizzate da un’elevata qualità e tipicità, ancora non beneficiano di denominazione DOP o IGP. Il paniere comprende Patata di Montese, il Mirtillo nero dell’Appennino modenese, il Tartufo delle Valli del Dolo e del Dragone, il Marrone di Zocca ed il Marrone del Frignano, il Miele di Castagno e Millefiori dell’Appennino Modenese e, da poche settimane, la Caciotta dell’Appennino Modenese.
Nel corso del seminario, è stato evidenziato come, attraverso il rafforzamento della presenza negli eventi di diversa natura, ma coinvolgenti il grande pubblico, è possibile diffondere la conoscenza delle produzione e delle tipicità locali, integrare le imprese del territorio e, allo stesso tempo, rafforzare l’offerta turistica.
“Gli eventi di questo tipo –ha detto Gualtiero Lutti, direttore del GAL – non sono solo un patrimonio culturale da difendere, legate alle tradizioni popolari e a momenti di festa, ma costituiscono anche un elemento chiave di promozione del territorio ed un elemento importante nell’ambito della definizione di strategie di sviluppo locale. Per questo, nel corso del 2011, la Camera di Commercio di Modena, con la collaborazione del GAL, ha promosso ed ha partecipato a diversi eventi sul territorio, aventi tutti come filo conduttore la promozione dei prodotti tutelati dal marchio camerale. Tra questi, la “II Fiera delle produzione e sapori tradizionali”, tenutasi a Pavullo lo scorso 21 agosto, la partecipazione alla I edizione di “Vivere l’Appennino”, a Montecatini Terme, a maggio 2011, il seminario sulle strategie di difesa del castagno, tenutosi nell’ambito della Festa del Mattone Frignanese, il 22 e 23 ottobre, e, infine, la partecipazione, dal 16 al 18 dicembre, all’evento “Natale tra gli Olivi” a Garda”.
Si è poi passati a tracciare il bilancio dei risultati raggiunti per alcuni dei prodotti del paniere.
La Patata di Montese, con le 7 nuove adesioni del 2011, conta 42 aziende produttrici concessionarie del marchio. +17%, invece, la produzione di tuberi rispetto al 2010, con 4800 quintali di patate confezionate con il logo “Tradizione e Sapori di Modena”. Di queste 1500 quintali sono stati confezionati in vertebag da 2 kg destinati alla Grande Distribuzione. I buoni risultati raggiunti, hanno trovato ampio consenso da parte di produttori tutti associati nell’Associazione Produttori Patata di Montese.
Per quanto riguarda, invece, il Mirtillo Nero dell’Appennino modenese, le 9 aziende concessionarie del marchio, nel 2011 hanno prodotto 85.000 unità di prodotto trasformato (+ 23%, pari a + 85.000 confezioni) sigillate con il logo del marchio camerale, con un aumento delle richieste di lavorazione conto terzi e di prodotto marchiato anche fresco e in ambito extraregionale, in particolare nel Nord Italia. E’ in istruttoria la decima domanda di utilizza del marchio.
Le 13 aziende concessionarie del marchio, relativo all’apicultura poi, nel 2011, hanno marchiato 17.000 pezzi di Miele Millefiori e Miele di castagno dell’Appennino Modenese e Miele Millefiori della Pianura Modenese. Tra le azioni di qualificazione, promozione e tutela, da segnalare il confronto costante tra gli apicoltori che ha portato alla realizzazione di un poster e di un filmato divulgativo che illustra le diverse fasi di produzione del miele, comunicando ai consumatori i vantaggi nello scegliere il miele locale.
Sono, poi 57 le aziende concessionarie del marchio Marrone di Zocca, che conta una superficie totale di produzione di 56 ettari. 31, invece, le aziende concessionarie del marchio Marrone del Frignano, che conta, invece, un’area di produzione di 38 ettari.
“L’ annata – ha proseguito Gualtiero Lutti – è stata caratterizzata da un’estate molto calda e con scarse precipitazioni, condizioni che hanno influito sulla quantità delle produzioni, già limitate, in parte, dagli attacchi della “Vespa Cinese”. Le qualità organolettiche, invece, sono rimaste di buon livello e molto apprezzate dai consumatori. Inoltre, è stato rilevato un aumento delle presenze ed un consenso consolidato alle manifestazioni “Sagra della castagna di Zocca”, “Sagra del marrone di Roccamalatina” e “ Festa del Marrone Frignanese”.
Infine, per quanto riguarda il Tartufo delle Valli Dolo e Dragone, sono salite a 5 le aziende concessionarie del marchio, che hanno consentito di incrementare le azioni di tutela e qualificazione del prodotto. La promozione, poi, si è avvalsa della partecipazione all’evento “Sagra del tartufo di Montefiorino”.
Per quanto riguarda, invece, le prospettive per il 2012, sono state avanzate le richieste di includere nel paniere tutelato dal marchio camerale due nuovi prodotti: il Formaggio Caprino dell’Appennino Modenese e la Mela di Montagna. Per entrambi i casi la Camera di commercio ha avviato la valutazione di merito e si attendono le conclusioni.
Per quanto riguarda, invece, la promozione, è stato richiesto al GAL continuare la propria attività di marketing territoriale e di tutela dei prodotti. Attività che ha assunto ormai una notevole rilevanza, sia in termini di immagine, sia per numero di imprese coinvolte (oltre 150), che di fatturato e addetti. Pertanto, sono state confermate tutte le attività svolte nel 2011 arricchendole di nuove iniziative nel 2012 e 2013.
Il dibattito, a cui hanno preso parte, oltre alle aziende coinvolte, anche amministratori locali, ha evidenziato alcune problematiche di carattere tecnico riguardanti le diverse coltivazioni e/o produzioni che nel proseguo dell’attività saranno affrontate in appositi incontri tecnici.
A conclusione dell’incontro, Luciana Serri, Presidente della Comunità Montana del Frignano, si è detta soddisfatta dei dati esposti, dell’apprezzamento che le imprese hanno dell’iniziativa e anche della ricaduta complessiva sull’intero territorio montano. Pertanto, nonostante le difficoltà che vivono le istituzioni dal punto di vista finanziario, proseguirà l’impegno della Comunità montana per mantenere il proprio sostegno economico all’iniziativa.