Luciano Vecchi e Palma Costi (consiglieri regionali modenesi del Partito Democratico) hanno depositato questa mattina all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna una interrogazione urgente con la quale si sottolinea l’assurdità della condizione di detenzione presso il CIE dei due fratelli sassolesi Andrea e Senad e si richiede al sistema istituzionale di mettere in atto tutte le azioni possibili per pervenire alla loro immediata liberazione.
“I due fratelli – sottolineano Costi e Vecchi – sono nati e cresciuti in provincia di Modena, hanno frequentato le scuole dell’obbligo in Italia, conoscono usi e costumi italiani, tifano il Sassuolo Calcio e non sono mai usciti dall’Italia, ma dopo la perdita del lavoro da parte dei genitori e di conseguenza del permesso di soggiorno, da quasi un mese sono rinchiusi al Cie”.
“I due giovani sono quindi costretti a soggiornare nel CIE, in attesa di un provvedimento che non potrà peraltro mai essere eseguito, mentre essendo nati e vissuti in Italia, dovrebbero aver diritto a ottenere la cittadinanza italiana”.
“I ragazzi, come altri, – ribadiscono i consiglieri del PD – sono vittime delle storture ideologiche della legge Bossi-Fini che ancora una volta conferma la propria inefficacia, rispetto alla prevenzione ed alla gestione dell’immigrazione clandestina, ma genera sofferenze e violazione dei diritti più elementari”.
“Andrea e Senad, nostri concittadini di fatto, devono essere rilasciati e poter costruire la propria vita nel Paese – l’Italia – in cui sono nati e cresciuti e di cui condividono valori e stili di vita. Nel sostenere le iniziative in atto, tra cui il presidio di lunedì prossimo, abbiamo chiesto anche alla Giunta regionale – concludono Vecchi e Costi – di rendere note le proprie valutazioni sulla vicenda e di valutare e verificare tutte le misure più opportune, che possono essere messe in atto dal sistema istituzionale, per garantire la liberazione dei due giovani”.