“Il fascino della figura di Enzo Ferrari, ha trasformato la storia della sua vita in mito e la narrazione delle sue gesta, quasi in un rito in cui si celebra il culto della velocità, della competizione, della tecnologia portate ai massimi livelli. Ed è dal fascino espresso dal mito del ‘Drake’ che la volontà della comunità modenese ha tratto ispirazione per realizzare l’avveniristico ed originale museo di via Paolo Ferrari la cui inaugurazione – fissata per sabato 10 marzo – è questione ormai di pochi giorni. Un’eccellenza di indubbio valore per Modena, o meglio una galleria, considerando i suoi preziosi allestimenti senza pari destinata, stando alle previsioni, ad attirare centinaia di migliaia di visitatori ogni anno”.

“Fascino e mito però sono suggestioni che non generano automaticamente flussi turistici, aumenti di presenze in hotel, ristoranti e bar del territorio o in altre parole incrementi degli affari nel settore turistico di punto in bianco. Per attrarre nuovi turisti, c’è la necessità in primo luogo di progettare, realizzare, promuovere, rendere appetibile e infine vendere un prodotto turistico a tutti gli effetti. Un prodotto in cui l’attrattività della memoria di Enzo Ferrari deve essere si l’elemento catalizzatore, il principale, ma non l’unico”.

“Per questo è nostro auspicio che a Modena si realizzi, e nel più breve tempo possibile, un sistema fatto di operatori istituzionali, associazioni imprenditoriali ed operatori privati. In grado di unificare quel patrimonio di conoscenze e competenze, già presente e particolarmente qualificato, e concretizzarsi in un complesso di relazioni ed azioni, utili ed indispensabili, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati. Ci aspettiamo quindi che il progetto Mailander finanziato dalla CCIAA, che individuava nel motorismo uno dei driver turistici principali per lo sviluppo turistico del nostro territorio, si declini in azioni, magari portate avanti in sinergia insieme a Modenatur – consorzio nato dal mondo associativo, e di cui Confesercenti fa parte in maniera convinta – ente progressivamente cresciuto in questi anni e oggi pronto per un salto di qualità a tutti gli effetti”.

“È molto positivo l’impegno profuso da APT Emilia Romagna volto alla promozione del Museo Enzo Ferrari. Coerentemente sarebbe altrettanto opportuna la realizzazione di sinergie con le altre aree che già godono di un’ottima attrattivà, a partire dalla costa adriatico/romagnola. La nostra regione, utile ricordarlo, è prima in Italia per presenze turistiche, e la realizzazione di collegamenti tra i diversi prodotti turistici già qui presenti e consolidati può quindi aprire un ventaglio di opportunità di grande rilievo”.

“L’inaugurazione di questo “evento permanente” che è il Museo Casa Enzo Ferrari è dunque una straordinaria occasione per dimostrare la capacità dei modenesi di elaborare un’idea e una sfida avvincente, per ridare slancio concreto alla nostra realtà economica e culturale, insieme a nuove opportunità di crescita. Sarebbe questo il modo migliore per rendere omaggio alla memoria di Enzo Ferrari, tra le cui frasi più celebri e citate diceva anche che, ‘Il secondo è solo il primo degli ultimi’.