La Gioventù Musicale porta a Modena uno dei talenti più luminosi del pianismo emersi negli ultimi anni: la giovane russa Yulianna Avdeeva, vincitrice dell’edizione “speciale” del concorso Chopin di Varsavia nel 2010, bicentenario della nascita del genio polacco. La Avdeeva ha convinto la giuria presieduta da Martha Argerich, una delle due uniche donne vincitrici dello Chopin prima di Yulianna Avdeeva, nel 1964 (l’altra fu Bella Davidovich, negli anni ’50), per la sensibilità musicale unita a una tecnica fenomenale, tipica della grande scuola russa alla quale appartiene.Il programma del Concerto Aperitivo, che si terrà all’Auditorium Marco Biagi, sabato 25 febbraio alle ore 17.30, presenta l’Ouverture francese di J.S.Bach, la Barcarola op. 60 e lo Scherzo op.31 n°2 di Chopin, Pavane pour une infante défunte e Sonatine di Ravel e la Sonata n.2 op.14 di Prokof’ev. Varietà e completezza sono le caratteristiche di questa variopinta tavolozza di composizioni che faranno apprezzare la maturità espressiva di Yulianna Avdeeva: applaudita dal pubblico, è considerata dalla critica uno dei giovani talenti internazionali più promettenti.

Mauro Bompani, presidente della GMI modenese, dichiara: “Questo concerto rappresenta al meglio le caratteristiche che contraddistinguono la GMI: presentare al pubblico i grandi talenti musicali negli anni di più forte sviluppo della loro carriera. Il pubblico modenese ha potuto così ascoltare giovani che nell’arco di pochi anni sarebbero diventati grandi stelle del concertismo internazionale. Certamente la Avdeeva è brillantemente incamminata su quel percorso, dopo l’affermazione del 2010 a Varsavia. Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di musica”.

Il programma sarà aperto con la composizione bachiana per clavicembalo a due tastiere che Johann Sebastian Bach (1685-1750) pubblicò nel 1735 all’interno del secondo volume del Clavier-Ubung, dedicato a Luise Adelgunde Victorie, colta e brillante intellettuale illuminista in quel momento fidanzata del giovane amico letterato Johann Christoph Gottsched: l’Ouverture nach Franzosicher Art, Ouverture secondo il gusto francese o più semplicemente Ouverture francese BWV 831 in si minore. Il titolo richiama la forma musicale utilizzata come movimento d’apertura delle suites orchestrali francesi, ma in questo caso si tratta di una monumentale suite barocca costituita dai movimenti in forma di danza, stilemi tipici delle suites di Bach che si susseguono con un diverso assetto e ordine.

La Barcarolle op. 60 in fa diesis maggiore di Fryderyk Chopin (1810-1849) è caratterizzata da un’atmosfera dolce e fluttuante, quasi da Notturno. L’autore era ormai afflitto dalla malattia quando tra l’autunno del 1845 e l’estate del 1846 compose questo brano che si rifà alla forma normalmente utilizzata come aria vocale, che Chopin evolve in forma pianistica in tre parti con l’intento di rievocare il canto dei gondolieri veneziani. Yulianna Avdeeva eseguirà poi il famoso e brillante Scherzo op. 31 n. 2 in si bemolle minore, composto da Chopin nel 1837. Un brano portavoce delle qualità creative uniche del compositore: eleganza pianistica e armonica. Robert Schumann paragonò lo Scherzo a un poema di Byron “così colmo di tenerezza, audacia, amore e disprezzo”.

I due pezzi per pianoforte di Ravel, la Pavane pour une infante défunte e la Sonatine, omaggiano rispettivamente la musica ispanica (in voga tra i contemporanei del compositore) e la tradizione francese da Rameau a Couperin. La Pavana per una principessa defunta è uno dei primi successi di Ravel, composta a 24 anni, nel 1899, quando era ancora studente presso il Conservatorio di Parigi. È l’evocazione di una pavana, danza rinascimentale spagnola, che avrebbe potuto danzare, alla corte di Spagna, la figlia femmina del sovrano di Spagna appena morta. L’ispirazione per la Sonatine fu invece la competizione del 1903 promossa da una nota rivista di arte e letteratura dove Ravel fu squalificato per aver sforato di poche battute rispetto al regolamento. Due anni dopo completò il secondo e terzo movimento di quel brano (intitolato Modéré) e la Sonatine, omaggio all’eleganza classica del XVIII secolo, poi pubblicata nel 1905 dall’editore Durand a Parigi. Contiene un omaggio ai predecessori francesi, brillanti virtuosismi, spunti di musica impressionista.

L’ultimo atto del variopinto programma appartiene Sergej Prokof’ev (1891 – 1953) e fu composto quando, circa cent’anni fa, da promettentissimo allievo del Conservatorio di San Pietroburgo, si era da poco diplomato in direzione d’orchestra e pianoforte e aveva vinto il prestigioso Premio Rubinstein. La Sonata n. 2 in re minore op. 14, fu terminata rapidamente e dedicata all’amico e collega di studi musicali Maximilian Schmidthof, che morì suicida l’anno seguente. L’esordio del brano non fu incoraggiante: solo dopo il 1960 la sonata entrò a pieno titolo in repertorio e conquista popolarità grazie anche alle esecuzioni di Richter e Gilels.

Il concerto è realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che sostiene l’intera stagione della GMI modenese, e sarà seguito dal classico aperitivo a offerta libera curato da aziende del territorio: Prosciuttificio Nini, Azienda vinicola Boni di Pazzano, enoteca Compagnia del Taglio e Bottega d’Oltremare.

I biglietti (da 10 a 15 euro) sono in vendita presso l’Auditorium Marco Biagi un’ora prima del concerto, e presso la sede della GMI dal martedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19,30 e il sabato dalle 10 alle 12,30. Vendita on-line su: www.gmimo.it Tel 059 9781690 – Solo il giorno del concerto: 331 3345868