Quale il peso delle diverse forme di inquinamento sul formarsi di altri inquinanti, oltre le polveri sottili, come diossine o ossido di azoto e se è ipotizzabile chiedere alla società di gestione autostradale un contributo “ambientale” da utilizzare esclusivamente per mitigare gli effetti ambientali delle emissioni: sono alcune delle richieste contenute nel testo dell’interrogazione.

Non solo diminuzione del limite massimo della velocità nel tratto modenese dell’autostrada, ma anche l’ipotesi di un “contributo ambientale” pagato dalla società di gestione da utilizzare per mitigare gli effetti ambientali delle emissioni inquinanti: è quanto chiede il capogruppo Pd in consiglio comunale a Modena Paolo Trande nel testo di una interrogazione presentata al presidente del Consiglio comunale e al sindaco Pighi. I dati Arpa diffusi fino a questo momento disegnano il peso delle diverse forme di inquinamento nel formarsi delle cosiddette “polveri sottili”. Vi contribuiscono per quasi il 75% il traffico veicolare (e l’autostrada pesa per un buon 30%), l’industria per un altro 15%, il riscaldamento per il 9% e l’inceneritore solo per lo 0,6% del totale. L’assessorato all’ambiente del Comune di Modena ha già annunciato che chiederà alla società di gestione dell’autostrada di abbassare il limite di velocità nel tratto modenese. Ora Trande domanda alla Giunta di andare oltre: innanzitutto chiede “se siano disponibili anche i dati sul contributo delle diverse fonti di inquinamento degli altri inquinanti (come diossine o ossido di azoto)”, ma soprattutto “se è ipotizzabile chiedere alla società di gestione autostradale un contributo ambientale da utilizzare esclusivamente per mitigare gli effetti ambientali delle emissioni.”