Anche questa settimana il presidente del consiglio comunale di Modena ha gestito l’aula come a Lei è parso più opportuno, incurante e sorda alle richieste delle minoranza, privilegiando sempre e comunque solo il PD.

La discussione degli ordini del giorno, di norma, segue l’ordine cronologico, ma con l’accordo unanime dei capigruppo, possono essere messi in discussione un ordine del giorno della maggioranza e uno della minoranza nel consiglio comunale successivo; nel caso in cui non vi sia tempo per una corretta e sufficiente discussione per il secondo, lo si riporta quale primo alla discussione del successivo consiglio.

L’ordine del giorno richiesto dal PD è stato discusso per primo, nonostante avesse un ordine cronologico successivo a quello presentato dal nostro gruppo. Riguardava l’adesione alla campagna “l’Italia sono anch’io” che prevede di diritto di cittadinanza secondo lo ius soli, mentre oggi vale lo ius sanguinis. A parte il fatto che è stata l’ennesima lunga discussione, con molteplici interventi, su di un argomento che è la terza volta che passa in Consiglio Comunale, discussione accademica, d’opinione politica, sulla quale certamente il consiglio comunale non può prendere decisioni operative, perché la competenza è del Parlamento e non certamente del Consiglio Comunale, il presidente dott.a Caterina Liotti, incurante del fatto che fossero le ore 19,10 e che l’ordine del giorno che mi vedeva primo firmatario avesse per oggetto “ Elaborazione ed approvazione di un nuovo piano regolatore”, argomento importante per la città e sul quale il Consiglio

Comunale , sì in questo caso, ha potere di indirizzo e nonostante lo stesso assessore Sitta si fosse dichiarato disponibile a rinviare la discussione, dal momento che , sue parole testuali “ per elaborare un piano regolatore erano occorsi otto anni e non si poteva certamente mettersi a discuterne in venti minuti”.

Alla richiesta del sottoscritto alla presidente di terminare la seduta e di rinviare la discussione al successivo consiglio per dar modo a tutti i consiglieri di argomentare e discutere in modo ampio e approfondito su di un importante argomento, il presidente Caterina Liotti dichiarava che si poteva continuare e che se il sottoscritto non voleva discutere l’argomento in quel momento , lo avrebbe rimesso in ordine cronologico, il che equivale a dire tra qualche mese, non rispettando minimamente la volontà della capigruppo che aveva richiesto di anticiparne la discussione.

Come al solito il comportamento della Liotti consente ampio spazio al PD e nulla all’opposizione del Popolo della Libertà.

Un comportamento fascista e/o comunista che vuole schiacciare sotto i piedi chi non la pensa come loro.

(Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Dott. Adolfo Morandi)