Con l’innalzamento delle temperature si è conclusa la fase più complessa del Piano di emergenza freddo dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena. Da oggi, infatti, chiudono i centri di accoglienza notturna per persone senza fissa dimora, aperti la scorsa settimana insieme all’attivazione di misure aggiuntive di monitoraggio per la popolazione anziana e sola.
Complessivamente, questa settimana sono state ospitate circa 35 persone inviate dai Servizi sociali nei centri della Croce rossa italiana in corso Vittorio Emanuele, e nelle parrocchie di San Faustino e Sant’Agostino. Porta aperta e Misericordie continuano invece tuttora a ospitare, su indicazione dell’Amministrazione, sei persone con patologie o segnalate dagli ospedali.
Proseguono anche le consuete attività del Piano di emergenza freddo, che prevede l’apertura per l’intera notte della Sala d’attesa della Stazione ferroviaria, il monitoraggio del territorio nelle ore notturne da parte dei volontari delle associazioni (Agesci, Croce blu, Croce rossa italiana, Misericordie, gruppo Protezione civile comunale) ed è attivo al Centro stranieri uno sportello al quale è possibile rivolgersi per chiedere aiuto.
“Voglio ringraziare volontari, associazioni, parrocchie, Protezione civile e Croce Rossa che hanno realizzato un’importante rete di assistenza e tutte le famiglie e le organizzazioni che gestiscono luoghi di culto non cattolici che hanno aperto le loro porte per ospitare persone in stato di bisogno”, afferma l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti. “Questo è un segno di coesione sociale, di senso di responsabilità per ciò che accade nel proprio territorio e di attenzione all’altro che evidenzia la generosità di Modena”.