“La realizzazione di questo importante strumento di democrazia sul territorio e di partecipazione per tutti i cittadini – spiega il sindaco Montanari – è al via anche a Castelvetro. Dopo un primo periodo di analisi , si stanno studiando le modalità operative tramite le quali coinvolgere la popolazione: è davvero un’innovazione molto importante che permetterà di raccogliere le segnalazioni ed i bisogni di Castelvetro centro, Levizzano Rangone, Solignano, Cà di Sola e Settecani”.
PROCESSO PUBBLICO DI FORMAZIONE DELLE ASSEMBLEE LOCALI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA COMUNITÀ
Scopo del processo è aprire una discussione pubblica su un modello alternativo di decentramento, ripensando insieme modalità, strumenti e luoghi della partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche. Si tratta di strutturare organismi decentrati che puntino più all’esigenza di partecipazione che agli aspetti formali, più al senso di comunità che alla burocrazia, senza rinunciare al ruolo decisionale ultimo che resta, in ogni caso, dell’Amministrazione democraticamente eletta.
Il progetto si propone di ottenere la massima partecipazione dei cittadini nella definizione delle regole per la formazione di quattro assemblee locali di carattere territoriale, in base ad una suddivisione del territorio comunale in quattro aree: Castelvetro capoluogo, Ca’ di Sola-Settecani, Levizzano Rangone, Solignano.
Il coordinamento e la gestione del processo sono stati affidati alla società Eubios di Bologna, che si occupa dal 2003 di processi di partecipazione ed inclusione rivolti alla cittadinanza e quindi dotata delle competenze necessarie a garantire un corretto ed efficace svolgimento del percorso.
Nei mesi tra luglio e ottobre 2011 l’Amministrazione comunale ha definito i principali contenuti del processo con il supporto tecnico di Tiziana Squeri di Eubios (mediatore e responsabile del processo) e ha deciso di strutturare il percorso nei modi e nei tempi di seguito descritti.
Fase 1) PREPARAZIONE: LUGLIO – NOVEMBRE 2011
Obiettivo: definire il progetto
Analisi preliminare (luglio- settembre): sono presi in esame e messi a confronto (tramite tabelle sintetiche) i regolamenti di 11 comuni per capire meglio come funzionano altri organismi decentrati di partecipazione (consulte locali, consigli di frazione, forum territoriali, comitati di frazione, ecc.) e individuare alcuni modelli di riferimento.
Formazione della cabina di regia (settembre): l’Amministrazione individua il proprio “braccio” operativo, il gruppo che organizza, gestisce e coordina il processo.
Programmazione delle attività (settembre-ottobre): sulla base dell’analisi preliminare, la cabina di regia definisce il progetto e imposta il calendario delle attività.
Presentazione del progetto (ottobre-novembre): il 27 ottobre, prima del suo avvio, il progetto viene presentato ai Consiglieri comunali per confrontarsi su contenuti, modalità e tempi dell’azione e, una volta ascoltato il loro parere, si conclude la fase di preparazione.
Fase 2) COINVOLGIMENTO: DICEMBRE 2011 – GENNAIO 2012
Obiettivo: informare e coinvolgere i cittadini
Campagna di comunicazione (dicembre-gennaio): per suscitare l’interesse dei cittadini e stimolarli a partecipare attivamente, dopo aver presentato e discusso i dettagli dell’azione con i Consiglieri comunali il 1° dicembre, si divulgano le informazioni sul processo partecipativo attraverso una adeguata campagna di comunicazione.
Interviste ai portatori di interesse (gennaio): tramite una breve intervista telefonica si raccoglie il parere di una serie di cittadini quale campione rappresentativo dei vari interessi in gioco (membri di associazioni, persone attive nel sociale, opinion leader, minoranze, soggetti deboli e svantaggiati, comuni cittadini, ecc.), invitandoli espressamente a partecipare al processo.
Discussione pubblica con tecniche partecipative (26 gennaio): dalle 20.30 alle 22.30, in quattro incontri aperti a tutti, organizzati in contemporanea in quattro sedi diverse (Castelvetro, Ca’ di Sola, Levizzano, Solignano), i cittadini possono dare suggerimenti e fare proposte sulle regole per le nuove assemblee locali. Ad ogni incontro saranno presenti almeno 2 facilitatori, che coordineranno i lavori e aiuteranno i partecipanti ad esprimere le loro idee e a seguire le regole. In quattro veloci sessioni di discussione (20 minuti circa ciascuna ) i partecipanti esprimono le loro idee partendo ogni volta da una diversa domanda posta dal facilitatore:
1^ sessione: DI COSA SI OCCUPERANNO? COSA DOVREBBERO FARE? Raccogliamo proposte su cosa dovranno fare le nuove assemblee locali;
2^ sessione: COME SCEGLIERE I MEMBRI? CON QUALI CARATTERISTICHE? Facciamo un “identikit” ideale dei componenti delle nuove assemblee locali;
3^ sessione: COME SI SVOLGERANNO LE ASSEMBLEE? CON QUALI REGOLE? Pensiamo come far funzionare bene le riunioni delle assemblee;
4^ sessione: COME POTREMMO CHIAMARLE? CHE NOME SAREBBE ADATTO? Inventiamoci un bel nome da dare alle assemblee locali.
Durante l’ultima mezz’ora, nel corso della sessione plenaria finale, si raccolgono anche le autocandidature/iscrizioni per partecipare al successivo laboratorio di approfondimento
Fase 3) LABORATORIO: FEBBRAIO – MARZO 2012
Obiettivo: individuare le regole condivise
Tavolo-laboratorio di approfondimento (febbraio): le proposte uscite dai quattro incontri pubblici sono tradotte in regole e criteri durante un “laboratorio” di approfondimento, in cui i partecipanti (iscritti o invitati), aiutati dai facilitatori, si confrontano con la cabina di regia per definire un documento di proposta (prima stesura).
Divulgazione prima stesura (febbraio): la prima stesura viene divulgata e condivisa con tutti coloro che hanno partecipato agli incontri, che possono esprimere il loro parere tramite un breve questionario anonimo, distribuito in forma cartacea o disponibile su web, da compilare e restituire entro un tempo dato (1 settimana circa).
Definizione delle regole condivise (marzo): si analizzano le risposte al questionario per verificare il grado di condivisione sulla prima stesura e, sulla base dei risultati, i componenti del laboratorio, durante un secondo incontro facilitato, decidono se e quali modifiche apportare e formulano una versione definitiva del documento (proposta finale) sottoscritto da tutti, che viene divulgato e consegnato all’Amministrazione comunale per avviare poi il percorso politico–istituzionale.
Fase 4) CONCLUSIONE: APRILE 2012
Obiettivo: presentare i risultati
Decisione dell’Amministrazione (aprile): alla fine del processo l’Amministrazione formula una risposta scritta che spiega e motiva le decisioni prese, basate su quanto emerso dal processo partecipativo.
Presentazione pubblica dei risultati (aprile): la decisione dall’Amministrazione viene presentata, insieme ai materiali e ai risultati del processo, durante un incontro pubblico.
CABINA DI REGIA DEL PROCESSO FACILITATORI
Sindaco Giorgio Montanari; Assessore Domenico Barani, Tiziana Squeri, Chiara Ghedini, Luciano Vignolini di Eubios; Presidente del C.C. Roberto Giovini; Assessore Domenico Barani; Consigliere Giordano Giovini, Consigliere Bruno Ciancio; Vice Segretario Ivonne Bertoni, Consigliere Giordano Giovini, Tiziana Squeri di Eubios (mediatore) Presidente del C.C. Roberto Giovini, Consigliere Mattia Mescoli, Consigliere Lorella Orlandi.