Più che d’accordo sulle misure adottate dal Gip nei confronti di coloro che si sono resi responsabili di violenze e danneggiamenti. Ma Fiamma Tricolore non dovrebbe limitarsi a gioire, potrebbe cominciare a ragionare sul contributo che certi atteggiamenti nostalgici apportano alla crescita di una comunità che li sente estranei. La dichiarazione in proposito del segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini:
«Chi ferisce persone, chi fa danni, chi rompe vetrine deve pagare in prima persona per i suoi gesti, la condanna di ogni azione al di fuori della legalità deve essere ferma, immediata e senza tentennamenti. La nostra solidarietà va innanzitutto alle forze dell’ordine che ancora una volta si sono trovate in prima linea a fronteggiare violenze e danneggiamenti. Certo che la decisione del Gip che dispone i domiciliari e l’obbligo di firma per alcuni dei responsabili dei vandalismi ai danni dell’Hotel Europa in occasione del convegno della Fiamma Tricolore può essere l’occasione per una qualche ulteriore riflessione. La libertà di manifestare il proprio pensiero rimane uno dei capisaldi della nostra carta costituzionale così come è uscita dalla lotta della Resistenza. Fiamma Tricolore era per di più in un luogo non aperto al pubblico. Ciononostante ci chiediamo se davvero in una città come Modena, con la sua storia e con le sensibilità che esprime, non sia il caso di cominciare a fare una valutazione ampia di come vadano ospitate iniziative che una comunità con un alto senso civico sente estranea a sé stessa e può vivere come una provocazione. Garzya di Fiamma Tricolore piuttosto che provare piacere all’annuncio dei provvedimenti del Gip potrebbe cominciare a ragionare sul più ampio significato del suo agire politico, sul contributo che idee nostalgiche come quelle espresse dal suo gruppo possono portare alla crescita della nostra società. Ricordando, comunque, che in questo paese l’apologia del fascismo è ancora un reato».