Venerdì 20 gennaio 2012 al Policlinico di Modena si terrà un seminario dedicato alla “drepanocitosi”, meglio nota come “anemia falciforme”. Il seminario è organizzato dalla Struttura Complessa Immunotrasfusionale, diretta dal dottor Giuliano Montagnani e dalla Struttura Complessa di Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico, diretta dal prof. Paolo Paolucci. Appuntamento a partire dalle ore 14,30 presso l’Aula P01 del Centro Didattico Interdipartimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo 71). Tra gli relatori il prof. Lucio Luzzatto, ematologo e Direttore scientifico dell’Istituto Tumori Toscano, uno dei massimi esperti di anemia falciforme in Italia, che tra i numerosi riconoscimenti vanta anche il Premio Beccaria del 2000.
Nel corso del seminario verranno presentati i risultati preliminari di uno screening – coordinato dalla dottoressa Donatella Venturelli della Struttura Com-plessa Immunotrasfusionale e dal dottor Giovanni Palazzi della Struttura Complessa di Pediatria – condotto sulle madri e i neonati della Provincia di Modena, volto a identificare precocemente i portatori e i neonati affetti da tale patologia. Tale studio rappresenta la prima esperienza in questo senso nella nostra regione.
L’anemia falciforme è una patologia genetica ereditaria molto diffusa nella zo-na dell’Africa Occidentale e in particolare in Ghana, dove colpisce circa il 20-40% della popolazione, che dà ai globuli rossi la caratteristica forma a falce. A causa dell’incremento della immigrazione proveniente da questi paesi, Modena rappresenta oggi la prima provincia in Emilia Romagna per numero di pazienti affetti da questa patologia: 50% di tutti i pazienti della regione, la quasi totalità costituita da popolazione in età pediatrica, seguita presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena.
“L’anemia falciforme è una patologia decisamente rara in Italia, ma diffusa nei paesi dove è persistente la malaria, in quanto, al pari della talassemia, chi ne è affetto mostra una maggiore resistenza a questa patologia – ha spiegato il dottor Giuliano Montagnani –. ll nostro studio costituisce quindi una esperienza nuova nel nostro Paese ed è certamente frutto anche della particolarità che il nostro Centro è già centro di riferimento provinciale per l’indagine sulla malattia emolitica neonatale, cioè la patologia dovuta all’incompatibilità per il fattore Rh(D) tra madre Rh negativa e neonatoRh positivo e, quindi, riceve i campioni per tutti i nati della Provincia”.
“Individuare precocemente un neonato con anemia falciforme – ha precisato il prof. Paolo Paolucci – è utilissimo a noi pediatri perché ci permette di impostare una terapia preventiva che riduce la mortalità, altrimenti elevata, determinata dalle infezioni ricorrenti a cui questi pazienti sono particolarmente sensibili”.
Tutti di grande interesse gli interventi della giornata e gli ospiti del seminario. Oltre al prof. Luzzatto, che si occuperà di La drepanocitosi: genetica, evoluzione e fisio-patologia, parteciperanno la prof.ssa M.D.Cappellini, Direttore UOC Medicina Interna1/A Fondazione IRCCS Cà Grande Ospedale Maggiore Policlinico Milano, che parlerà della La drepanocitosi nell’adulto e la dr.ssa L.Sainati, Responsabile Day Hospital Oncoematologico del Dipartimento di Pediatria Padova, che affronterà il tema La drepanocitosi in età pediatrica.