La missione del progetto Art Defender è di rispondere ai due quesiti “Dove e Come”? che il mondo dell’Arte, Pubblico e Privato, si pone sempre più frequentemente, a tutela soprattutto del valore dei beni. Proprio con l’ottica di soddisfare queste pressanti esigenze, Art Defender è in grado di offrire, con straordinari livelli di sicurezza, strutture e servizi dedicati, sia di tenore tecnico – analisi, diagnosi, restauro, decontaminazione, catalogazione, fotografia in altissima definizione – che di consulenza – finanziaria, assicurativa, fiduciaria – per i fruitori sia pubblici che privati.

Dall’unione sinergica di più esperienze e realtà imprenditoriali sta prendendo forma la prima rete di impianti e infrastrutture ad alta tecnologia distribuita sul territorio italiano e dedicata alle opere d’arte e oggetti di pregio. Banche, Assicurazioni, Fiduciarie, Fondazioni, Collezionisti, Antiquari, Gallerie d’Arte, Case d’Asta e tutti coloro che necessitano di un sistema integrato, espressione della massima tecnologia, qualità e professionalità, trovano nella rete Art Defender lo spazio ottimale per la gestione dei propri beni e di quelli della loro Clientela.

Lo scopo, posto ai progettisti di Art Defender, è stato quello di concepire e realizzare in un unico luogo un sistema sicuro e capillare nel quale custodire i beni di pregio nella maniera ottimale, con accessi riservati e protetti da sistemi di sicurezza avanzati a livelli mai raggiunti prima, con la possibilità, anche virtuale, di monitorare i propri spazi, tra l’altro, con servizi di webcam in remoto.

Tutto ciò è divenuto realtà con l’apertura del primo impianto Art Defender Toscana, inaugurato nello scorso giugno a Calenzano (FI) e che ha rappresentato la materializzazione di un progetto che ha mosso i primi passi nel 2009. Sin dal suo nascere, il progetto Art Defender si è posto come promotore di una nuova filosofia operativa e di un nuovo concetto di collaborazione tra il mondo Pubblico e quello Privato a sostegno dei processi di valorizzazione dell’Arte. È significativo in tal senso l’esclusiva collaborazione di Art Defender Toscana con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’Istituto di Restauro tra i più prestigiosi e riconosciuti a livello internazionale, ufficializzato lo scorso ottobre con la firma della Convenzione Operativa.

Grazie alla collaborazione dei soci e dei partner, Art Defender offre una serie di importanti servizi accessori, come consulenze e servizi bancari, assicurativi e fiduciari, che affiancano servizi più propriamente legati alla custodia, conservazione e fruizione dei beni di pregio come apparecchiature fotografiche per la realizzazione di immagini ad altissima definizione, specifici sistemi di catalogazione, aree dedicate alla decontaminazione.

La missione promossa dai protagonisti del progetto Art Defender è quella di divenire il punto di riferimento logico ed intuitivo per il mondo dell’ arte e della cultura, dove si richiedono soluzioni di sicurezza e conservazione avanzate per tramandare i propri beni e valori nel tempo, l’altro, anche per il mercato internazionale, concentrando nella sua visione quanto il mercato e l’economia dell’arte e della cultura sostengono in termini di innovazione dell’offerta e di attenzione e cura al mondo dell’arte istituzionale e privato.

Art Defender introduce e applica il concetto della logistica stanziale nel Mondo dell’Arte allacciandosi e arricchendo l’attività svolta da Arterìa, prima azienda in Italia attiva nella movimentazione e nell’installazione delle opere d’arte. L’esperienza pluriennale di Arterìa è la base di partenza per Art Defender per fornire un sistema di strutture e servizi d’eccellenza nel suo genere investendo in risorse, know-how e tecnicità assolutamente esclusive.

Art Defender SpA ha un capitale sociale di 8 milioni di euro, così ripartito: Arterìa Srl 67,13%, Alleanza Toro Assicurazioni SpA 12,50%, Fondazione di Venezia 10% e Unione Fiduciaria SpA 5%, Compagnia Fiduciaria Nazionale SpA 5,37%. AXA Art partecipa come partner di progetto.

La realtà Art Defender è in continua crescita: sempre nel 2012, dopo Bologna, sarà la volta dell’apertura di Art Defender Piemonte a Torino: una nuova importante tappa del percorso intrapreso dalla società che vedrà successivamente la realizzazione delle sedi di Venezia, Milano e Roma.

L’impianto, ad alto contenuto tecnologico e di sicurezza, sviluppa una superficie di oltre 3.500 mq ed è stato specificatamente concepito per la custodia e conservazione di opere d’arte e preziosi, secondo criteri di progettazione finalizzati a garantire la totale sicurezza dei beni custoditi: strutture in cemento armato, porte blindate, porte corazzate, sistemi antintrusione integrati tra cui sensori volumetrici a doppia tecnologia, contatti magnetici e sensori di vibrazione, compartimentazione di tutte le superfici coperte, sistemi antincendio ad aspirazione e analisi dei fumi e gas atossici ad alta pressione in grado di saturare gli ambienti entro pochi secondi, sistemi antiallagamento, sistemi di climatizzazione e monitoraggio costante dei parametri termoigrometrici.

Le stringenti misure di sicurezza comprendono, inoltre, il controllo biometrico degli accessi, la videosorveglianza attiva24 ore su 24 sul posto ed in remoto e il monitoraggio dei percorsi.

L’impianto dispone di depositi specifici per le varie tipologie di beni e spazi dedicati ai servizi di struttura che completano l’offerta alla clientela: dalle celle di sicurezza all’area deposito collettivo climatizzato.

Prossimi eventi Art Defender EMILIA ROMAGNA

Inaugurazione su invito Art Defender Emilia Romagna – 27 gennaio 2012 dalle ore 19:00 presso il nuovo impianto di Art Defender di via del Decoratore 2, Bologna. Per l’occasione Art Defender presenta A=A SIC ET NON ALITER , a cura di Alinda Sbragia, opere di Velena Veretelnikova, con la supervisione dello storico dell’arte Philippe Daverio.

Il 28 gennaio Art Defender partecipa al programma Art Talks, Arte Fiera, Gallery Hall 21-22 dalle ore 17:45 -18:45. A=A Sic et non Aliter. Intervengono Alvise di Canossa, Presidente di Art Defender, Philippe Daverio, storico dell’arte, Alinda Sbragia, curatrice, Velena Veretelnikova, Artista.