A soli 24 anni ha conquistato critica e pubblico plateali tutto il mondo, esibendosi in cento concerti all’anno fino a fare pare della élite del pianismo internazionale. È Yuja Wang e venerdì 20 gennaio sarà la protagonista del 15° appuntamento della stagione della Gioventù Musicale d’Italia sede Modena al Teatro Comunale Pavarotti, alle ore 21. L’associazione ha l’onore di ospitare la pianista di Pechino per la prima volta a Modena nell’unica tappa in Emilia Romagna del suo tour mondiale 2012.
Per il suo debutto modenese, Yuja Wang ha scelto un programma complesso che dà risalto al suo virtuosismo strabiliante insieme alla capacità di leggere pagine più intimiste e riflessive. Le composizioni scelte si collocano nel quindicennio 1892 – 1907, ad eccezione del poco più tardo Rachmaninov e della la Ballata op. 19 di Gabriel Fauré, e metteranno certamente in luce i motivi che hanno portato a soprannominarla “dita volanti”.
Il recital sarà aperto dalle Sette Fantasie dell’op.116 di Johannes Brahms (1833-1897) appartenenti all’estrema produzione pianistica brahmsiana che ridiscute la forma della musica ottocentesca: dalle architetture alle armonie, ai limiti della tonalità. Sette brani sapientemente inanellati in una sequenza imprescindibile che alterna atmosfere rudi e inquiete a pezzi più lirici e dolcemente rassegnati, fino alla grande varietà stilistica dei tre Intermezzi e allo Scherzo conclusivo dal ritmo fortemente sincopato. Il programma si chiuderà con una pagina raffinata, la Ballata op. 19 di Gabriel Fauré (1845 – 1924), composta nel 1879 quando il compositore francese si dedicava al confronto con Wagner. La Ballata è “francese” e consiste in una risposta programmaticamente polemica verso l’estetica wagneriana e soprattutto verso i wagnérophiles francesi, gli amici compositori influenzati dal musicista tedesca.
Tra questi alfa e omega del programma, Yuja Wang esplorerà le diverse vie della decostruzione della tonalità nella musica pianistica nel passaggio di secolo. La via di Alexander Scriabin (1872 – 1915) è il “quasi atonalismo” della Sonata n°5 op.53, che segna la fine del suo periodo romantico e avvia quel percorso visionario e misticheggiante che caratterizzerà la sua ultima produzione. Un brano molto eseguito, ma di difficoltà estrema. Secondo Sviatioslav Richter, “il brano pianistico più difficile che mai sia stato scritto”. Più “costruiti” e meno visionari delle sue composizioni sono gli Études tableaux op. 39, pubblicati nel 1917, l’ultima composizione importante scritta da Sergej Rachmaninov (1873-1949) prima di uscire dalla Russia. Composizioni assai varie per gli stati d’animo che stanno all’origine dei singoli brani e che richiedono un virtuosismo interpretativo assolutamente straordinario: posizioni difficilissime delle mani, salti amplissimi e notevole forza tecnica ne precludono l’esecuzione a molti pianisti.
Un triplice omaggio andaluso caratterizza la parte centrale del programma. Le sonorità cercate dai tre autori presentati da Yuja Wang rimandano all’arte figurativa: musiche evocative di immagini frutto di libera creazione come le stampe d’arte. Il primo brano è La soirée dans Grenade da Estampes di Claude Debussy (1862 – 1918), dedicata all’antica capitale dell’Andalusia musulmana e tollerante. Una stampa d’arte trasposta in musica potrebbe essere la visione di Triana, quartiere storico di Siviglia, che Isaac Albeniz (1860 – 1909) percorre nel suo brano tratto dalla suite fuori da ogni folclore di maniera e di diabolica difficoltà esecutiva. Chiude il trittico spagnolo la Alborada del Gracioso di Maurice Ravel (1875-1937), quarto brano dei Miroirs e il cui titolo titolo suggerisce il “Canto del mattino” (Alborada è appunto un canto popolare spagnolo) di un anziano imbellettato (il Gracioso) che utilizza vanamente artifici per conquistare una giovane. Anche questo un brano molto conosciuto richiede una padronanza assoluta della tastiera, oltre a una forte capacità e maturità interpretativa.
I biglietti (da 12 a 22 euro) sono in vendita un’ora prima del concerto e presso la sede della GMI dal martedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19,30 e il sabato dalle 10 alle 12,30. Sconto del 10% agli abbonati del Teatro Comunale. Il concerto si svolge grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sponsor unico dell’intera stagione della Gioventù Musicale modenese.
Biglietti da 12 a 22 euro in vendita un’ora prima dell’inizio del concerto – Sconto del 10% agli abbonati del Teatro Comunale. Per ulteriori informazioni: www.gmimo.it – Tel 059 9781690 – Solo il giorno del concerto: 331 3345868