Venerdì 16 dicembre, al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, Vito incontra il regista Nanni Garella e la compagnia di attori-pazienti psichiatrici di Arte e Salute portando sul palco “Al dutåur di mât,”di Nanni Garella, da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta. Sul palco anche l’attrice Marina Pitta e, in una partecipazione straordinaria, lo stesso Nanni Garella.

Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna prosegue la collaborazione con Arte e Salute Onlus,associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale che negli anni ha riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu. L’associazione segue da tempo un lungo percorso di sperimentazione, un modello operativo inconsueto e innovativo che mette a confronto un importante teatro nazionale con una realtà artistica nata nell’ambito del disagio e dell’esclusione sociale.

Il regista afferma che “ll medico dei pazzi” è un titolo che ben si lega ad Arte e Salute , il tema dell’inversione del punto di vista nel guardare il mondo della follia è trattato da Scarpetta con la leggerezza che gli è propria, ma con grande sapienza drammaturgica e con sensibilità da grande scrittore nell’uso del dialetto, permette attraverso la commedia, di comprendere meglio il problema del disagio mentale per mezzo di «una serie di attori con problemi psichiatrici che interpretano personaggi normali che a loro volta vengono scambiati per matti».

Gigén, insieme all’amico Giuanén, mette in scena un raggiro allo zio Felice, millanta di essere diventato psichiatra e di dirigere una clinica per alienati mentali, che altro non è altro che la Pensione Stella, dove i due ragazzi vivono a sbafo.

I presunti pazzi non sono altro che gli eccentrici clienti della pensione, del tutto sani ma presentati come pazzi da Gigén. Quando lo zio Felice, di Torrinbocca da Marzabotto, pretende di visitare la clinica bolognese rimane terrorizzato dalle stranezze e le manie di questi ignari inquilini.

Nanni Garella ha deciso di allestire un’opera tutta recitata in bolognese, lavorando sulla commedia scritta nel 1908 in napoletano da Eduardo Scarpetta e adattandola alla lingua originaria dei suoi attori, anche grazie alla preziosa consulenza di Luigi Lepri. Edoardo Scarpetta usava rimaneggiare, con grande stile, commedie francesi di fine ottocento adattandole alla realtà napoletana di quegli anni; non restava che seguire il suo esempio, tradurre con la lingua limpida e cristallina del dialetto bolognese l’opera di Scarpetta, recitarla tutta in lingua bolognese per sdoganare il vernacolo rendendogli l’importanza che merita.

 

Il prossimo appuntamento sarà il 19 gennaio con lo spettacolo “L’affarista” di Honerè De Balzac con Geppy Gleijeses e Marinella Bargilli

 

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Dadà Castelfranco 059/92.71.38 – 90 20 911

 

Prevendita biglietti: Teatro Dadà Castelfranco, mercoledì venerdì e il giorno prima dello spettacolo dalle 15.30 alle 19. La sera dello spettacolo dalle ore 20.