“Lunedì prossimo, il 19 settembre, le lezioni e le attività didattiche nelle scuole della nostra regione ripartiranno in condizioni critiche, minate dai tagli alle risorse economiche e dalle riduzioni di organico subite in questi ultimi tre anni (- 3700 docenti e circa 2400 ata). Tagli e riduzioni che diventano ancora più gravi se rapportati ad un aumento sempre più consistente di alunni (sono circa 7000 in più rispetto allo scorso anno scolastico)”.
E’questo il commento di Anna Cicognani, segretario generale della Cisl Scuola dell’Emilia Romagna, sull’apertura del nuovo anno scolastico in Emilia Romagna. “Tagli delle risorse, diminuzione del personale ed aumento degli alunni – ha continuato la sindacalista cislina – compongono una miscela che ci fa capire subito le forti tensioni e le sofferenze che caratterizzano la scuola in questo momento”. “Tensioni – ribadisce la Cicognani – che costringeranno il personale a trovare nuovi sistemi di organizzazione scolastica. Sistemi che, ad esempio, in una classe di scuola primaria, faranno ruotare un numero consistente di insegnanti, mentre purtroppo il Ministro continua “a benedire” il ruolo positivo del maestro unico”.
“Ed è evidente – prosegue la dirigente sindacale – che classi con numeri alti di alunni non permettono ai docenti di poter seguire, anche con attività individualizzate, i casi più difficili e rendono sempre meno positivo l’inserimento di extra comunitari e disabili”. “Allo stesso modo, i tagli operati sul personale ata mettono in grave difficoltà il servizio scolastico, difatti ci sono scuole in cui il collaboratore scolastico non può essere presente ai vari piani dell’istituto, con tutti i problemi di sicurezza e vigilanza che ne derivano”.
Preoccupazione che non mancano anche nelle scuole dell’infanzia, dove sono circa 1800 i bimbi rimasti senza posto, perché il Ministero “ha mostrato chiaramente di non aver alcuna intenzione di investire in un settore che invece la Cisl considera come strategico nel percorso educativo”.
L’unica nota positiva in questo avvio di anno, secondo la rappresentante della Cisl, è la stabilizzazione in ruolo in questa regione di 2935 docenti e 2805 ata, “operazione voluta ed ottenuta con forza dalla Cisl Scuola senza un’ora di sciopero e condotta a termine tra mille difficoltà dovute alla manovra economica in atto”.
Da qui il forte impegno della Cisl perché sulla scuola si apra una nuova stagione di impegni ed investimenti: “solo attraverso un patto sulla scuola si daranno davvero risposte ai problemi della gente”.