Un presidio di insegnanti precari e studenti è previsto domani pomeriggio venerdì 16 settembre nell’intervallo tra le due lezioni magistrali in piazza Grande a Modena dei professori Remo Bodei e Enzo Bianchi in occasione del Festival Filosofia. Dalle ore 17 alle 18 alcune decine di persone indossando maschere bianche che simboleggiano la condizione di trasparenza dei precari, attireranno l’attenzione del pubblico distribuendo volantini informativi sulla condizione dei lavoratori precari della scuola.

La manifestazione pacifica di domani pomeriggio, che non interromperà alcuna delle lezioni magistrali in programma, è promossa dal Coordinamento precari del sindacato Flc/Cgil di Modena e ha come scopo di portare all’attenzione della cittadinanza le difficili condizioni in cui anche quest’anno si avvia l’anno scolastico.

E’ vero che sono stati immessi in ruolo nella nostra provincia oltre 1.000 precari tra docenti e personale Ata, ma bisogna tener presente gli effetti combinati della legge 133/08 che della riforma Gelmini che hanno polverizzato in 3 anni 130.000 posti di lavoro.

La terza tranche di tagli che viene fatta sul 2011-12 nelle scuole della nostra provincia prevede tagli ulteriori di 70 posti alle superiori, 42 posti alle medie, 11 alle elementari. Nessun taglio è previsto quest’anno sull’infanzia, ma non vengono autorizzate nuove sezioni nonostante i 255 bimbi in lista di attesa.

Le oltre 1.000 assunzioni in ruolo – che pure giudichiamo positive affermano dal Coordinamento Flc/Cgil – sono state calcolate sulla base di un organico fortemente decurtato, per questo motivo diverse decine di insegnati precari che fino all’anno scorso lavoravano, quest’anno perdono l’incarico.

Altra conseguenza dei tagli al personale è l’ulteriore aumento degli alunni per classe che sta determinando da anni il fenomeno delle “classi pollaio” con conseguenza, oltre che sulla didattica e sulla qualità formativa, sulla sicurezza degli edifici scolastici.

A causa dei ritardi del Ministero per le assunzioni in ruolo, rimandate a fine agosto, le convocazioni per le nomine annuali sono state posticipate dall’Usp a inizio settembre. Questo ritardo determina perdita di giorni di stipendio e relativi contributi pensionistici per i precari, oltre al fatto di prendere servizio ad anno scolastico già iniziato creando disagio nell’organizzazione delle scuole.

Con l’accordo firmato il 19 luglio 2011 da tutti i sindacati della scuola, tranne Flc/Cgil, viene introdotta la rimodulazione delle fasce stipendiali penalizzando i nuovi immessi in ruolo che subiranno una perdita salariale che potrebbe prolungarsi otre i 6 anni, con un’evidente discriminazione fra lavoratori a parità di mansione e con stessa anzianità.