Come già hanno dimostrato i referendum sull’acqua pubblica e contro il ritorno del nucleare, nonchè quello sul legittimo impedimento, la società italiana mostra un fortebisogno di risposte chiare, puntuali e decise. E da parte di ampi strati di cittadini si mostra una forte voglia di protagonismo e di mobilitazione. Ne dà conferma il successo della campagna referendaria in corso per l’abrogazione del Porcellum.
In attesa che il Parlamento faccia seguito alle numerose promesse di riforma della legge elettorale, è assai positivo riscontrare un forte impegno, anche al fine di sollecitare i processi e le decisioni parlamentari, per raggiungere il traguardo delle 500mila firme entro il 30 di settembre per la presentazione del referendum: un traguardo a questo punto davvero possibile e che garantirebbe il primo passo verso l’abolizione della “legge porcata”. E’ con questo spirito che ho deciso di firmare il referendum contro la legge elettorale Calderoli, il cosiddetto “porcellum”, come lo ha ribattezzato il suo stesso autore. Un preciso dovere civico e morale, che mi auguro continui ad essere espresso da altre migliaia di persone: il conseguimento del numero di firme necessarie per la presentazione rappresenterebbe davvero un passo in avanti di cui l’Italia ha straordinariamente bisogno, per rilanciare la sua azione nel futuro.
A questo proposito, ritengo molto significativo che esponenti e militanti del PD siano impegnati in questa mobilitazione e che diversi di questi siano in prima linea, insieme a tanti cittadini e a movimenti e partiti, in questa importante battaglia per l’affermazione di un nuovo stile della politica. Così come molto significative in tal senso sono le firme di Romano Prodi e Vasco Errani, Ignazio Marino e Dario Franceschini nonché quella del sindaco di Bologna, Virginio Merola, e di sempre più cittadini che rivendicano la possibilità di incidere negli indirizzi della politica nazionale.
L’Emilia-Romagna, in questo senso, ha dimostrato più volte di essere in prima linea quando si tratta di mettere in atto politiche innovative. Lo dimostra l’abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali e i provvedimenti di duro contrasto all’illegalità, lo dimostrano quotidianamente gli amministratori sul territorio che fanno del rapporto con i propri elettori un momento qualificante della propria attività politica.
(Thomas Casadei, Consigliere regionale PD Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna)