“Per il pericolo amianto all’ex Cemar i residenti di Crociale devono ringraziare solo e soltanto la Guardia di Finanza”. Così Luca Barbolini, Zannoni Emilio, Guadagno Cristian, Vandelli Paola e Campana Carlo della lista civica ‘Per Maranello’ commentano la comunicazione prot. 8974 del 08/06/2011, pervenuta al Comune dalla Guardia di Finanza, Sezione Aerea di Rimini, con cui si chiede al Sindaco del Comune di Maranello di emettere ordinanza contingibile ed urgente di ripristino delle condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria dello stabilimento ex Cemar di Crociale di Maranello.

Se non fosse intervenuta la Guardia di Finanza – si chiedono gli esponenti della lista civica – il Sindaco di Maranello e la sua Giunta avrebbero emesso una siffatta ordinanza nei confronti della proprietà? La risposta non può che essere positiva, considerato che, fin dal settembre 2007, il problema era noto all’Amministrazione Comunale per una segnalazione arrivata in Comune dai volontari di Legambiente.

L’impressione è che, nel corso di questi anni, si sia chiuso un occhio di fronte allo stato di degrado, abbandono e fatiscienza dei fabbricati industriali dismessi dell’ex Cemar – continua la lista civica – in quanto il Comune ha privilegiato, come si legge fedelmente nella risposta data dal Sindaco in consiglio Comunale, l’inizio di “un percorso di lavoro con la proprietà per arrivare a definire una proposta da inserire in un accordo urbanistico”.

E’ evidente che la salute dei residenti del popoloso quartiere di Crociale è stata subordinata al raggiungimento di un accordo urbanistico con la proprietà, senza tener conto, così come ha messo in evidenza il referto dell’Arpa relativo al sopralluogo ispettivo congiunto con la Guardia di Finanza, della presenza sul terreno di frammenti delle lastre di fibrocemento provenienti dalle coperture dei capannoni, del crollo in alcuni punti di lastre danneggiate dalle intemperie e dalla mancanza di manutenzione e di lastre pericolanti suscettibili di ulteriori distacchi.

Va ricordato – puntualizzano gli esponenti della lista civica – che il Sindaco è l’organo responsabile dell’Amministrazione Comunale legittimato ai sensi e per gli effetti dell’articolo 50 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti in presenza o meglio per far fronte ad un pericolo imminente ed attuale. Perchè l’ordinanza del Sindaco è stata emessa solo dopo l’intervento della Guardia di Finanza?

Non si tratta, pertanto, di un problema di competenze per attivare una bonifica all’ex Cemar, così come prova a far intendere il Sindaco di Maranello evidentemente per sminuire le proprie responsabilità, ma della superficialità e dell’incompetenza dimostrata dall’Amministrazione Comunale nell’affrontare i possibili pericoli rappresentati dall’amianto per la salute dei cittadini.

Auspichiamo – concludono gli esponenti della lista civica – altre visite ispettive della Guardia di Finanza nel Comune di Maranello, che, come nel caso dell’ordinanza contingibile e urgente emanata dal Sindaco, sembrano stimolare l’Amministrazione Comunale ad attivarsi prontamente, probabilmente timorosa di ricevere altre denuncie per omissioni di atti d’ufficio, come quella inflitta al Direttore dell’Area tecnica del Comune nella vicenda ex Cemar.