“Quattro giornate bellissime è andato tutto bene, anche se in certi momenti il caldo ha fatto soffrire, ma per i pellegrini serve anche questo”. Ha commentato con queste parole il buon esito del pellegrinaggio Giuseppe Sassi, tra i promotori ed organizzatori dell’escursione in quattro tappe che ha preso il via giovedì scorso da Montalto di Vezzano sul Crostolo per giungere domenica 10 al Santuario di San Pellegrino in Alpe, nell’alta Garfagnana in provincia di Lucca.
93 km effettivi percorsi, un lungo viaggio a piedi, come vuole la tradizione, per riscoprire un’antica devozione che da secoli guida i pellegrini a fare visita alla tomba del Santo.
Un esperienza che i 19 protagonisti hanno voluto vivere con lo spirito della ricerca: “questo viaggio non è solo un trekking, per quanto mi riguarda lo dimostra il fatto che forse Il momento più intenso l’ho vissuto a Gazzano, quando la sera abbiamo detto un rosario insieme sul sagrato di fronte alla chiesa, sotto una luna davvero splendida – continua Sassi – Non è stato solo una passeggiata, tutt’altro, piuttosto un’esperienza anche di riflessione che quest’anno si è ancora una volta arricchita di significati nuovi”.
I partecipanti soddisfatti nel complesso dell’organizzazione hanno lamentato solo un gran caldo che ha reso tutt’altro che agevole la percorrenza. “La stanchezza a tratti si è fatta sentire ma il gruppo è sempre rimasto unito. Già stamattina ho ricevuto diverse mail e telefonate di ringraziamento alla Polisportiva Montalto per l’iniziativa. La gratitudine forse è la conferma più certa della buona riuscita del viaggio, sia in termini organizzativi che per il taglio che abbiamo voluto dare al pellegrinaggio. Senza fretta ci siamo fermati nelle località per scoprire musei, chiese, pievi di cui in pochi conoscono l’esistenza. Per il futuro ‘idea è di coinvolgere sempre più i giovani, i gruppi pastorali e portare sempre più persone su questo tragitto ricco di storia, cultura e fede che anche quest’anno ci ha regalato momenti molto intensi”.