Martedì 12 luglio, alle 21.30, al Piccolo Teatro del Baraccano, In Piazza del Baraccano, la rassegna Atti Sonori estate 2011 propone Cafè Concerto. viaggio musicale, esotico, sentimentale, olfattivo e degustativo intorno al chicco scuro. Un concerto “imbevuto di cafè” in cui Guido Sodo,voce e chitarra e Gloria Moretti, voce e caffè giocano sulla ritualità legata alla preparazione del caffè. La rassegna è parte del cartellone di Bologna Estate 20111.

Il concerto raccoglie i suoni e le voci di un caffé affollato, esattamente come li si ascoltano sovrapposti e contrapposti: rauchi, flautati, leggeri o disperati, innocenti e torbidi. Anche i linguaggi e le lingue si mescolano, come nei bar, senza rispettare ordini e gerarchie precise o itinerari ragionati, ma si accomodano dove c’è spazio ed emergono volta a volta a picchi dalle stratificazioni sonore e dei racconti. Ascolteremo così la classica “Kaffeecantate” di J.S. Bach e la testimonianza disperata di Omar, che si prepara il caffé sullo sfondo di una Beirut distrutta dai bombardamenti; l’americana “Calling you” (colonna sonora del film “Bagdad Caffé”) accanto alle “Istruzioni per la servitù” di Jonathan Swift; canteremo il “Cafetin de Buenos Aires” amato da Gardel e udremo il monologo col Professore in “Questi fantasmi!” di Eduardo de Filippo.

Il Caffè. In un piccolo recipiente dal liquido scuro viene celebrato il rito che apre la giornata. A volte può contenere l’ispirazione che si stava aspettando, oppure può trascinare nel fondo torbido della sua oscurità notturna. Il caffé è tutto questo e molto di più. Ha guadagnato un posto particolare nella medicina, nella religione, nella pittura, nella poesia e nella musica, nell‘arte e nell’amore. Nella vita e nella morte. Ha avuto un ruolo di rilievo negli accordi, nei conflitti e negli scambi di merci e di conoscenze che costituiscono la storia delle relazioni internazionali. Ed è ormai un additivo quasi indispensabile nelle vite individuali della maggior parte degli abitanti del pianeta. Può indurre ozio od operosità a seconda dei luoghi in cui viene consumato. Di nessuna altra pianta o sostanza si potrebbe forse dire lo stesso.

Non mancheranno citazioni dalla pubblicità, proverbi, celebri battute del cinema, filastrocche infantili; anche queste “voci” consuete dei caffé di oggi.