“L’unico elemento davvero positivo è che finalmente abbiamo avuto a che fare con persone in carne e ossa e di questo dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale. Sul resto, per quanto ci si voglia sforzare di vedere il bicchiere almeno mezzo pieno, non possiamo che manifestare la nostra forte perplessità dato che, questo è quanto abbiamo capito, ci è stato detto che non si può più fare praticamente nulla perché, salvo qualche dettaglio, tutto è già stato deciso. Difficile quindi esprimere un parere positivo, anche perchè nei giorni scorsi alcuni politici avevano pubblicamente ammesso che probabilmente alcune decisioni erano state assunte con un approfondimento non del tutto adeguato e con qualche difetto di comunicazione verso i cittadini”. Commentano così l’esito dell’incontro di questa mattina gli Amici del Nuoto e i rappresentanti dei cittadini di Via Monsignor della Valle.
In assenza di una qualsivoglia proposta concreta e misurabile, alla fine tutto è stato rimandato a settembre, come avveniva per gli esami di riparazione. Non si può certo dire che sia un risultato soddisfacente, viste le attese riposte dagli invitati sulla possibilità di muovere finalmente almeno un passo verso un accordo.
“Al momento i punti interrogativi restano gli stessi di ieri. Le nostre fortissime preoccupazioni riguardano il futuro dell’impianto sportivo gestito dalla Onlus Amici del Nuoto e l’impatto urbanistico sulla zona interessata dall’intervento. Sono questi i temi sui quali anche a settembre saremo disposti a discutere. Dobbiamo dare delle risposte ai tanti cittadini che ci stanno sostenendo e a quanti lavorano nell’impianto e dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per non tradire il mandato che ci hanno conferito”.
La nostra disponibilità al dialogo rimane immutata e quindi ogni volta che ci chiameranno noi saremo pronti a sederci al tavolo.
“Certo, salvo che non ci sia stato un difetto di comprensione da parte nostra, quello che abbiamo capito è che variazioni sostanziali non sono possibili, per cui le perplessità restano. È difficile, se queste sono le premesse, pensare che a settembre possano esserci cambiamenti rilevanti, ma vogliamo ugualmente essere ottimisti anche perché qualche spiraglio forse potrebbe aprirsi. Concludiamo aggiungendo che continueremo a chiedere il supporto dell’opinione pubblica, convinti che la ragione non sia tutta da una parte sola”.