Provincia, Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale, Comuni, Regione ed Iren: tutti insieme per salvare il torrente Crostolo. Il corso d’acqua che, con i suoi 55 chilometri, attraversa tutta la provincia da Casina fino a Guastalla per sfociare nel Po, è infatti da tempo gravemente malato, ma ora – grazie ad una serie di interventi – “sarà possibile dare risposte definitive ad un problema vecchio di decenni”. Ad affermarlo è l’assessore all’Ambiente Mirko Tutino, perché proprio la Provincia ha coordinato gli interventi salva-Crostolo, al centro proprio in questi giorni di una interrogazione del consigliere del Pd, Marcello Stecco.

“In pochi mesi abbiamo cercato di costruire un progetto che unisse vari enti ed istituzioni nella tutela del Crostolo – spiega l’assessore Tutino – I diversi interventi elencati nella risposta al consigliere Stecco sono già attuabili nel corso di questo triennio e rappresentano un passo avanti decisivo verso il miglioramento della qualità delle acque del Crostolo. Nell’ottenere questo risultato è stato fondamentale l’impergno della Bonifica, dei nove Comuni attraversati dal torrente e di Iren”.

“Finalmente una strategia e non un rattoppo!”, commenta soddisfatto il consigliere Marcello Stecco, per il quale “trasformare una fognatura a cielo aperto, a questo oggi è ridotto l’unico torrente reggiano, in un normale corso d’acqua non sarà né semplice né breve, ma la concretezza delle azioni messe in campo dall’assessore Tutino e dagli altri soggetti, a partire dalla Bonifica, fanno ben sperare”. “Noi, comunque, non abbasseremo la guardia – aggiunge l’esponente del Pd – Insieme ai cittadini, continueremo a vigilare e a denunciare veri e propri atti criminali, come quello che pochi giorni fa ha visto il Canalazzo Tassone far confluire nel Crostolo liquame bovino per ben tre ore…”.

Importante, nel piano salva-Crostolo, il ruolo del Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale: “Siamo ben consapevoli dei problemi che coinvolgono il Crostolo, ma i lavori sul depuratore di Mancasale, il sistema automatizzato per la gestione del flusso nella condotta Canale di Secchia-Crostolo, gli investimenti sul reticolo fognario sono tutti progetti che prevedono forti investimenti, mirati a migliorare la qualità delle acque del torrente”, afferma il presidente Marino Zani.

Gli interventi programmati nel triennio puntano non solo ad una riqualificazione ambientale, ma anche ad una promozione culturale del Crostolo.

Per quanto riguarda l’immissione di acqua nel torrente – tema in discussione da molti anni – le soluzioni definitive al problema saranno pienamente attive dal 2012, ma già ora per tamponare i momenti di maggiore emergenza grazie al tavolo promosso dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale si è detto disponibile ad immissioni in un paio di punti: attraverso acqua di Po prelevata a Boretto (previa verifica delle necessità irrigue) attivando l’impianto Ariosto (intervento molto costoso in termini economici in quanto comporta un sollevamento complessivo di oltre 50 metri e quindi da attuarsi solo in casi di estrema necessità); a Castelnovo Sotto sempre attraverso acqua di Po dal canale di Castelnuovo Alto che scarica nel Cavo Cava e poi in Crostolo. “Tale immissione può essere effettuata occasionalmente utilizzando colatizie e surplus irrigui e solo nel periodo estivo”, spiega l’assessore Tutino, precisando che “il Consorzio prevede la possibilità di tre, quattro cacciate nell’arco dell’estate”.

Diversi gli interventi inseriti dalla Provincia nel Piano di azione ambientale 2011, il programma triennale con cui la Regione finanzia interventi volti a migliorare criticità in materia ambientale. “Tra le priorità la Regione ha inserito la qualità delle acque e a questo la Provincia ha dedicato ben 600 mila euro, un terzo delle risorse a nostra disposizione”, continua Tutino.

Oggetto del finanziamento tre interventi a Reggio Emilia. In via Tassoni–Case Basse saranno realizzati un nuovo collettore fognario che raccoglie diversi scarichi diretti in Crostolo ed un sistema automatizzato per l’immissione di acqua alla condotta Canale Reggiano di Secchia – Crostolo (inizio lavori entro fine 2011). Nuovo collettore fognario anche a Gavasseto, per raccogliere gli scarichi della frazione e risanare il Cavo Ariolo del bacino del Rodano (entro aprile 2012 l’inizio dei lavori). Sempre in primavera saranno poi realizzati nuovi collegamenti fognari in via Cipriani, eliminando gli scarichi neri diretti nel Cavo Guazzatore, affluente del Crostolo.

La Regione sostiene anche la realizzazione di nuovi percorsi in contesti naturali di pregio e pertanto la Provincia ha inserito tra i progetti da finanziare una porzione della Ciclopedonale Matildica: il progetto – in fase di istruttoria in Regione – prevede la realizzazione del tratto che collega il capoluogo di Vezzano con il parco della Pinetina, da dove partono i raccordi escursionistici diretti a Canossa.

Anche attraverso il Piano d’ambito del ciclo idrico, che prevede il finanziamento di opere grazie alla tariffa, i Comuni e la Provincia hanno concordato di inserire 9 interventi tra Vezzano e Meletole (Castelnovo Sotto) finalizzati al miglioramento della qualità del Crostolo, in particolare riducendo e depurando le acque scolmate nei canali che confluiscono nel torrente.

L’intervento per l’adeguamento del depuratore di Mancasale per il riuso ai fini irrigui delle acque reflue è invece finanziato direttamente dalla Regione Emilia Romagna: l’inizio dei lavori è previsto per il prossimo ottobre ed il riuso dovrebbe essere operativo per il periodo irriguo 2013. “Sempre in merito al riutilizzo delle acque reflue del depuratore di Mancasale – ha spiegato Tutino rispondendo a Stecco – si sta predisponendo la domanda di partecipazione ad un importante progetto “LIFE+ 2011 Tema Acque” promosso dall’Unione europea, prevedendo la verifica dell’efficacia del riutilizzo delle acque reflue sia sotto l’aspetto ambientale che del beneficio in agricoltura”.

Ma il rilancio del Crostolo passa anche attraverso la promozione culturale. “Con il Festival dei paesaggi fluviali che si terrà dal 29 luglio al 10 agosto prossimi vogliamo valorizzare i territori dei comuni che si affacciano sui fiumi attraverso spettacoli ed eventi culturali che richiamano le atmosfere tipiche di un ambiente fluviale – conclude l’assessore Tutino – Il festival, organizzato in collaborazione con i Comuni, è coordinato dalla Provincia di Reggio Emilia e coinvolge biblioteche, spazi espositivi, piazze, palazzi, vie e ovviamente i fiumi stessi, attraverso iniziative riconducibili a tre filoni: musica, ambiente, cultura”. Per quanto riguarda il Crostolo venerdì 29 luglio si inaugurerà la rassegna al Parco delle caprette e per mercoledì 10 agosto è prevista una notte di San Lorenzo sul torrente.