Il 9 giugno dello scorso anno, alle ore 14.45 è stata perpetrata una rapina in danno dell’agenzia n. 11 della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di via Vaciglio Centro a Modena.

Due persone con il volto parzialmente travisato, uno dei quali armato di cutter, hanno fatto ingresso all’interno dell’istituto di credito rapinando la somma di € 1.200,00. I due, al termine, si sono allontanati in automobile in direzione del casello autostradale di Modena Sud.

Nelle fasi immediatamente successive a quanto accaduto, la 1^ sezione – Criminalità organizzata della Squadra Mobile unitamente al personale del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica hanno immediatamente avviato le indagini del caso in due direzioni.

La prima in ambito tecnico-scientifico. Quanto svolto dagli operatori della scientifica ha permesso di rilevare sulla cosiddetta “bussola” (porta girevole di ingresso) alcuni frammenti di linee papillari.

La seconda grazie alla rilevazione del numero di targa della vettura utilizzata per la rapina. Un cliente ed un dipendente dell’istituto di credito, infatti, subito dopo l’uscita dei rapinatori dall’agenzia della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, a bordo di uno scooter, si sono messi all’inseguimento del mezzo in questione.

Le indagini tecnico-scientifiche hanno consentito di individuare uno dei due soggetti responsabili di quanto sopra descritto.

Da una accurata ricerca nella banca dati interforze è emerso, poi, che l’automobile utilizzata dai due malviventi era intestata ad una coppia, marito e moglie, residente a Marano di Napoli, la quale, alcuni giorni dopo la rapina aveva denunciato il furto della vettura in questione.

Grazie all’intensa attività svolta dagli operatori della Squadra Mobile su tale coppia di coniugi (poi denunciata per favoreggiamento personale e simulazione di reato) sono stati tracciati i collegamenti tra questi ultimi ed uno dei rapinatori.

Sono state avviate ulteriori e più articolate attività di indagine che hanno consentito di individuare e identificare i due autori della rapina, Domenico Marano, classe 1984 e Antonio Castaldo, classe 1985 e, oltre alle impronte ed alla targa dell’autovettura, di raccogliere a loro carico inequivocabili elementi di reità relativamente al viaggio intrapreso con destinazione finale Modena e la loro relativa presenza in città nel corso della giornata in cui è stata commessa la rapina.

Nel corso della mattinata di oggi gli operatori della Squadra Mobile della Questura di Modena hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare nella città di Napoli.