Sindaco e Giunta rispondono a Sinistra Ecologia e Libertà ribadendo ‘disponibilità al confronto e prevalenza dei contenuti rispetto alla propaganda ideologica’.
Con Sel, proprio nei giorni scorsi, avevamo concordato di avviare una serie di incontri sui temi specifici dell’attività amministrativa o, a dirla con le parole di Sinistra Ecologia e Libertà, dell’agenda politica. La base di discussione doveva essere il documento che gli stessi esponenti di Sel hanno consegnato al sindaco nei giorni scorsi. Questo accordo ovviamente rimane, ma non v’è dubbio che il confronto potrebbe risentire dei toni e delle affermazioni di oggi dei dirigenti locali di Sinistra Ecologia e Libertà che sembrano delineare uno scenario secondo il quale o si fa come dice Sel o non si fa nulla, o la si pensa come Sel o non si è capito nulla. Affermazioni, per altro, condite da inesattezze, confusione di ruoli e scarsa conoscenza dei passaggi amministrativi. Poi vi sono diversi errori palesi: il più rilevante riguarda la valutazione delle politiche di sostegno alle famiglie e a chi è in difficoltà. Sul bilancio del Comune di Modena sono state espresse diverse critiche, ma nessuno ha messo in dubbio l’impegno e la quantità di risorse garantite a questi settori, a volte anche a scapito di altri. Su confronto e partecipazione, poi, il comunicato di Sinistra Ecologia e Libertà si produce in un’interpretazione stravagante, a meno che per confronto e partecipazione non si intenda solo dare ragione a Sel e tutto il resto (incontri, assemblee, percorsi partecipati, consultazioni) si faccia rientrare nella categoria dell’esercizio senza valore. Noi siamo pronti al confronto di merito con Sel (confronto a lungo interrotto per le note vicende interne a questa formazione politica), ma solo se di confronto politico si tratta, tra soggetti alla pari, tra alleati che discutono degli strumenti e delle soluzioni possibili, ma partendo da una comune lettura delle realtà e degli obiettivi. Sarebbe più difficile affrontare questo percorso con un interlocutore poco informato, per di più sempre pronto a salire in cattedra ritenendosi depositario della verità assoluta e con una forte inclinazione a proclamare ultimatum. Con la propaganda ideologica diffusa oggi si andrebbe poco lontano, mentre sul documento politico-programmatico di Sel, ribadiamo, siamo pronti ad approfondire il dialogo con lo scopo dichiarato di trovare un’intesa concreta, non nell’interesse della maggioranza o della Giunta, ma della città e dei modenesi.
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Anche il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Boschini, interviene nel merito delle questioni politiche sollevate dal coordinatore modenese di Sel, Cristian Favarin.
«I risultati delle scorse amministrative e dei referendum sono un enorme patrimonio comune di tutto il centrosinistra e di tutte le forze e i movimenti che in vario modo vi hanno contribuito. Non è quindi molto utile “farsi interpreti” privilegiati di questo bisogno di cambiamento, come se le altre forze dello stesso schieramento non lo fossero anch’esse. Il centrosinistra vince solo se è unito in tutte le sue molteplici espressioni. Questa lezione fondamentale ci viene dalle due volte in cui abbiamo governato insieme a livello nazionale, ci viene da Milano, e soprattutto ci viene ogni giorno dalla nostra gente, che ci chiede sempre una sola cosa: non litigate. E’ una lezione che il Partito democratico, anche faticosamente, ha imparato, e negli ultimi tempi sta provando ad applicare. E’ fondamentale che la condividiamo e la applichiamo tutti. Perciò, se da parte di SEL ci sono critiche e riserve sull’azione politica del Partito democratico e della Giunta, a Modena come ad altri livelli, l’unica cosa da fare è sedersi a discutere, anche duramente, senza sconti. La via dell’attacco pubblico rischia di essere una facile scorciatoia che non costruisce nulla del futuro insieme di cui abbiamo bisogno, e che sempre e ancora auspichiamo. Quanto poi alla richiesta di primarie di coalizione per il futuro sindaco, Sel sa benissimo che il Partito democratico non solo le teorizza ma le pratica, unico tra i partiti italiani. Detto questo a noi pare che in questo momento, a tre anni dal voto, ci si debba concentrare sui problemi di merito e non su quelli di metodo. All’indomani di amministrative e referendum, in quella che speriamo sia l’alba di una nuova stagione per il nostro paese, con la responsabilità che deriva dal pesantissimo quadro storico in cui ci troviamo, rinnoviamo perciò a SEL, come ad ogni altra forza politica dell’area del centrosinistra, la nostra disponibilità e l’invito al confronto più vero e approfondito, che già avevamo lanciato loro in contatti diretti nei giorni scorsi. Però questo confronto avvenga nel merito, fuori dagli slogan e soprattutto senza pistole sul tavolo, costituite dalla adesione a sbrigativi giudizi sulla città e sull’operato della Giunta. Come ci si può definire preoccupati, ad esempio, per le scelte ambientali di una città come Modena, che dal 2008 ad oggi nelle diverse classifiche di Legambiente ha vinto il premio “Ecosistema per il bambino”, 24ma come qualità dell’Ecosistema Urbano a livello nazionale, ma prima per quantità di verde pubblico pro-capite, ottava per capacità della amministrazione comunale di attivare una serie di strumenti a favore della mobilità sostenibile, e che attualmente guida l’associazione europea delle “Città Sane”, una delle città più avanzate in Italia nel fotovoltaico e negli standard di risparmio energetico in edilizia.? I giudizi sommari sulla politica dell’amministrazione rischiano di alimentare luoghi comuni quando invece c’è bisogno di rigore tecnico e di approfondite analisi di merito. L’invito perciò è immediatamente all’incontro e a dare luogo al percorso di merito ipotizzato nei giorni scorsi, ma a toni abbassati e, si spera, con tanta voglia di lavorare su fatti, dati e numeri, rispetto ai quali – siamo certi – la realtà di quello che unisce le nostre politiche prevarrà sulla percezione e sulla volontà di chi potrebbe utilizzare strumentalmente le divisioni all’interno del centrosinistra».