Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i decreti di riconoscimento in Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) dell’Istituto delle scienze neurologiche dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, firmati dal Ministro della salute Antonio Fazio e dal presidente della Regione Vasco Errani.
“Abbiamo concluso il percorso che porta alla sanità dell’Emilia-Romagna e alla Regione nel suo complesso – ha commentato il presidente Errani – un grande valore aggiunto: il riconoscimento in Irccs delle due strutture di eccellenza di Bologna e Reggio Emilia ci consente di dare ulteriore impulso alla ricerca in due ambiti, le scienze neurologiche e l’oncologia, in cui è particolarmente acuta la necessità di iniziative che sappiano raccordare il progresso tecnico-scientifico che la ricerca rende possibile con la complessità dei bisogni assistenziali dei pazienti. Investire nella ricerca significa investire nel futuro, nel miglioramento continuo dei servizi. Significa anche contribuire al superamento della crisi economica rendendo il contesto regionale interessante per l’industria biomedicale e farmaceutica. Noi siamo impegnati in questo senso da anni. E ora – ha continuato il presidente – il “sistema regione” ha una ulteriore opportunità che non mancheremo di cogliere appieno. Ringrazio il Ministro Fazio per l’attenzione con cui ha seguito e condiviso le varie fasi che ci hanno portato a questo risultato”.
“Con il riconoscimento dei due nuovi Irccs, – ha aggiunto l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti – il Servizio sanitario regionale si rafforza ulteriormente. E’ una dimostrazione che il nostro investimento sulla qualità dell’assistenza e sulla qualità della ricerca produce buoni risultati. L’Emilia-Romagna può ora contare non solo su un unico, se pur prestigiosissimo, Irccs monospecialistico, il Rizzoli di Bologna, ma su una rete di Irccs, alla quale si aggiungerà anche l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola per il quale l’iter di riconoscimento in Irccs sarà completato entro il 2011”.
L’Istituto delle scienze neurologiche di Bologna è suddiviso in diverse sedi operative (Clinica neurologica, Ospedale Bellaria, Ospedale Maggiore, Poliambulatorio Mazzacorati, Corte Roncati). Si propone come riferimento nazionale ed internazionale nella disciplina delle scienze neurologiche in vari ambiti, tra cui la diagnosi e cura delle malattie cerebrovascolari, neurodegenerative, dell’epilessia e delle cefalee, oltre che in ambito neurochirugico.
L’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia ha sede presso l’Ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia. Si caratterizza come contesto orientato ad una ricerca oncologica finalizzata alla valutazione dell’impatto clinico di tecnologie diagnostiche e terapeutiche (come la tomo terapia) e allo sviluppo e valutazione di modelli organizzativi innovativi per l’assistenza.
Con la pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale, prende il via l’ultima fase necessaria per rendere pienamente operativi i due Istituti. L’Azienda Usl di Bologna e l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia devono nominare il direttore operativo, i responsabili del coordinamento amministrativo delle attività, i responsabili sanitari. Il Ministero della salute, sentita la Regione, nominerà il direttore scientifico. La Regione istituirà il Consiglio di indirizzo e verifica composto da 5 membri: tre nominati dalla Regione (tra i quali uno con la funzione di presidente), uno nominato dal Ministero della salute e uno nominato dalla competente Conferenza territoriale sociale e sanitaria. Le due Aziende sanitarie dovranno poi attuare il modello organizzativo previsto nel documento di presentazione della candidatura a Irccs che prevede, tra l’altro, la costituzione di Dipartimenti e Unità operative, l’assegnazione di personale, l’istituzione di un sistema di contabilità separata.
Per il finanziamento delle attività, oltre alle risorse dedicate dal Fondo sanitario, i tre Irccs potranno accedere anche al fondo nazionale istituito per finanziare linee di ricerca di questi Istituti e ai bandi di ricerca europei.
La Regione sostiene lo sviluppo della rete anche con uno specifico investimento di 15 milioni di euro in tre anni (ultimo dei quali il 2011) destinato al sostegno delle infrastrutture tecnico-scientifiche necessarie alla realizzazione delle attività di ricerca.
Questo investimento si inserisce nel contesto di un insieme articolato di iniziative programmatiche regionali finalizzate a sviluppare la ricerca biomedica e sanitaria, valorizzando anche il ruolo strategico delle Aziende Ospedaliero-Universitarie (con un investimento di 30 milioni di euro in un triennio) e cercando complessivamente di attrezzare tutta la rete assistenziale sia un uso critico delle informazioni e dei prodotti che la ricerca sanitaria internazionale mette a disposizione, sia alla acquisizione di quella capacità progettuale necessaria ad indirizzare le nostre iniziative di ricerca laddove maggiori sono le esigenze di miglioramento e di innovazione.