253 i cantieri ispezionati, 78 non sicuri, il 30,8% del totale nelle quattro province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza; comminate sanzioni per 545.200 euro. In provincia di Modena ne sono stati ispezionati 73, il 34% per cento dei quali sono irregolari. Sono i numeri principali che fotografano l’esito dell’ultima campagna straordinaria di controllo della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili.
Dal 16 al 21 maggio i Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro e i Servizi Impiantistici Antinfortunistici delle AUSL di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno attuato una campagna coordinata e intensiva di controllo delle condizioni di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, ripetendo analoghe iniziative realizzate dal 2006 in poi. Dal 2009, anno di costituzione dell’Organismo Provinciale, Sezione Permanente, a questa campagna partecipano gli enti preposti al controllo della sicurezza e della regolarità del lavoro nei cantieri edili (Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, INPS, ISPESL, ARPA).
Questa iniziativa si inserisce nella normale vigilanza nei cantieri edili, una delle attività prioritarie dei Servizi di prevenzione delle Aziende USL, svolta nell’arco di tutto l’anno secondo programmi definiti. In virtù del Piano Regionale Edilizia, nel 2011 saranno ispezionati in Emilia Romagna 5.000 cantieri, 50.000 in Italia sulla base del Piano Nazionale.
I dati complessivi dell’Area vasta
I controlli hanno riguardato in particolare i rischi di caduta dall’alto, i rischi di sprofondamento e di seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere, che notoriamente sono le principali cause di infortuni gravi e mortali. La vigilanza è stata inoltre estesa alla verifica delle gru da parte dei Servizi Impiantistici Antinfortunistici.
I cantieri ispezionati sono stati 253; con 411 imprese e 1171 addetti complessivi di cui ben 325 lavoratori autonomi (28 % degli addetti). I Servizi Impiantistici Antinfortunistici hanno sottoposto a verifica 57 gru, nessuna delle quali presentava pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri. Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel 31% dei cantieri. Sono stati rilasciati 109 verbali di contravvenzione, il 60% nei confronti delle imprese esecutrici di opere. Il 37% delle irregolarità è stato riscontrato a carico delle figure responsabili dell’organizzazione dei cantieri, soprattutto imprese affidatarie, coordinatori per la sicurezza e committenti dei lavori e nel restante 3 % le violazioni sono state contestate ai lavoratori autonomi.
Il 24 % dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e sono state riscontrate irregolarità nelle lavorazioni sui tetti nel 9% dei casi.
Le violazioni accertate sono state 134 e le sanzioni comminate ammontano a 545.200 euro. Le irregolarità prevalenti riguardano l’inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta dall’alto, 72 irregolarità sulle 134 complessivamente riscontrate.
Il numero medio di dipendenti delle 411 imprese controllate presenti nei cantieri in questa campagna è di soli 2 lavoratori, a conferma dell’elevato processo di destrutturazione delle imprese, fattore che influenza negativamente le capacità organizzative e tecniche delle stesse ad attuare le misure di sicurezza. Si osserva inoltre il ricorso sistematico alla catena dei subappalti verso imprese sempre più piccole e la rilevanza del fenomeno delle imprese individuali senza dipendenti (28% nei cantieri controllati). La progettazione, l’organizzazione e la gestione della sicurezza, che rivestono un ruolo fondamentale per la salute dei lavoratori nel comparto edile, restano marginali e attuate in modo puramente formale. Circa un terzo (45 su 134) delle contravvenzioni riscontrate riguardano sostanziali irregolarità organizzative.
Questa campagna di vigilanza segnala tuttavia una diminuzione del 10% della percentuale dei cantieri irregolari rispetto a quella precedente.
I Servizi di Prevenzione delle Aziende USL delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, in maniera coordinata e congiunta con gli altri Enti dell’Organismo Provinciale, proseguiranno l’intenso controllo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili come da programmazione e ripeteranno periodicamente analoghe campagne straordinarie di vigilanza.
Contestualmente intensificheranno le attività di assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori volte a promuovere la cultura della prevenzione negli addetti.
Si ricorda che nell’ambito della campagna regionale di comunicazione sui rischi nel settore edile è disponibile un sito dedicato (www.prevenzionecantieri.it) contenente materiali informativi.
I dati emersi in provincia di Modena
I controlli sulla sicurezza
Nella provincia di Modena i cantieri ispezionati sono stati 73. I controlli hanno interessato 112 imprese, 257 lavoratori dipendenti e 74 lavoratori autonomi. Nel 34,2% dei cantieri sono state rilevate irregolarità, un dato leggermente superiore alla percentuale media complessiva rilevata nell’area vasta (30,8%). Le violazioni accertate sono state 43 e le sanzioni comminate ammontano a 174.600 euro.
Tra le particolarità emerse dalle ispezioni nei cantieri modenesi una più ridotta presenza di lavoratori autonomi: 22% del totale dei lavoratori trovati nei cantieri controllati contro una media di Area Vasta del 25%.
Situazioni non a norma sono state rilevate soprattutto nelle modalità di effettuazione degli scavi (con bordi non protetti o con pareti instabili non protette) con il 33% di irregolarità, e nell’allestimento dei ponteggi (23% di ponteggi irregolari e 6% di ponteggi privi della documentazione prevista). Delle 40 gru oggetto di controllo 35 sono risultate in regola, mentre negli altri 5 casi sono state date indicazioni per l’eliminazione di carenze non di carattere strutturale.
I controlli sulla regolarità
La campagna di controlli è stata caratterizzata, in provincia di Modena, dal coinvolgimento, oltre che del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, della Direzione Provinciale del Lavoro, e degli ispettori di INAIL e INPS consentendo l’effettuazione di controlli anche sulla regolarità dei rapporti di lavoro all’interno dei cantieri.
I 73 cantieri ispezionati hanno dato origine a 186 accertamenti a ditte operanti all’interno dei cantieri stessi. Delle 186 aziende, 74 sono risultate aziende artigiane senza dipendenti, mentre 112 sono risultate essere aziende con personale dipendente in forza e operante all’interno dei cantieri. Sono state acquisite 296 dichiarazioni di lavoratori che saranno oggetto di verifica del regolare rapporto di lavoro e della regolarità contributiva.
Nel corso della attività ispettiva sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione della attività imprenditoriale per impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria (lavoratori in nero) in misura pari o superiore al 20%.
I lavoratori in nero sono risultati essere 6. Tutte la aziende oggetto di sospensione hanno proceduto alla revoca della sospensione, regolarizzando le posizioni dei lavoratori in nero e versando la sanzione aggiuntiva prevista dalla legge, pari a complessivi 6.000 euro.
Sono state inoltre comminate le sanzioni previste per chi utilizza lavoratori “in nero” (maxi sanzione per lavoro nero, mancata registrazione sul “Libro unico sul lavoro”, mancata comunicazione al Centro Impiego, Mancata consegna al lavoratore della lettera di assunzione e mancata consegna del prospetto di paga all’atto della retribuzione, mancata sorveglianza sanitaria e informazione-formazione) pari a 39.900 euro.
Sono ancora in corso gli accertamenti atti a quantificare la contribuzione omessa e dovuta agli Istituti INPS e INAIL, oltre ad altre sanzioni amministrative che emergeranno nel corso degli accertamenti. In particolare si stanno verificando le posizioni lavorative degli artigiani trovati intenti al lavoro nei cantieri oggetto di verifica ispettiva.