Il sopralluogo di questa mattina con il Senatore Giovanardi, ed altri colleghi del PDL, ha avuto il merito di spiegare al meglio le difficoltà di un progetto PEEP, del comune di Modena, che parte col piede sbagliato. Costruire dove nel 1987 è stato messo un vincolo, poiché sotto si trovano le falde, mi pare poco rispettoso per una risorsa, come l’acqua, tanto preziosa. Non ci sono opposizioni di principio ai PEEP, se in un’ottica di crescita controllata e armonica della città, e prevedendo opportuni servizi accessori. Ma non in via Cannizzaro, o in via Aristotele.
A Modena accade anche questo: dove fino a poco tempo fa non si poteva neanche pensare di fare un garage interrato sotto un’abitazione, oggi si possono fare importanti fondamenta per palazzi che conterranno centinaia di appartamenti. Accade qui da noi: i vincoli si mettono, e poi si tolgono. E questo prescinde da ragionamenti legati all’aumento della popolazione, si tratta di una questione di tutela di un’aria sottoposta a vincolo, e con buone motivazioni. Ma come sempre si è provato a delegittimare i cittadini preoccupati. Al contrario credo sia il Comune a dover spiegare perché il vincolo adesso può essere aggirato.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)